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San Nicola Baronia, il sindaco precisa: nessuna incompatibilità

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Nei giorni scorsi è stata pubblicata sugli organi di stampa provinciale una nota con la quale è stata fornita una lettura distorta della sentenza n. 3992 pubblicata in data 14 ottobre 2015 dalla Corte di Appello di Napoli con riferimento ad un ricorso elettorale presentato dal Geom. AntonioCapodilupo contro il Comune di San Nicola (di cui, in passato, il ricorrente è stato Consigliere e Amministratore) e nei confronti del Sindaco Geom. Francesco Colella. Al fine di offrire ai cittadini di San Nicola Baronia un sereno e corretto contributo di chiarezza in ordine alle motivazioni della sentenza in questione ed ai suoi effetti e conseguenze, quindi, si ritiene opportuno, senza alcuno spirito polemico, evidenziare quanto segue.
Innanzitutto occorre chiarire che il ricorso proposto dal Geom. Capodilupo conteneva contestazioni rivolte unicamente al mandato elettorale 2009-2014 e che nessun effetto negativo, come chiarito dallo stesso Giudice d’appello, deriva alla consiliatura in corso (2014-2019), che continuerà sino alla fine del mandato (anno 2019) con l’unico scopo di tutelare gli interessi della comunità di San Nicola Baronia. L’impegno politico dell’attuale Amministrazione comunale, dunque, permarràsenza alcuna soluzione di continuità per garantire alla cittadinanza di San Nicola l’attuazione del programma elettorale per il quale il Sindaco Colella e la maggioranza consiliare sono stati preferiti dal corpo elettorale con lusinghiero e gratificante consenso.
Giova rilevare, inoltre, che in nessun modo il Giudice dell’appello ha stabilito che nei cinque anni del primo mandato, il Geom. Colella abbia svolto il ruolo di primo cittadino rivestendo la qualità giuridica di "sindaco di fatto", né la Corte di appello ha evidenziato in alcun modo che il Sindaco Colella ricopra “abusivamente” la carica sindacale; nessun accertamento, inoltre, la Corte d’Appello ha svolto con riferimento alla permanenza della asserita causa di incompatibilità ancherispetto al nuovo mandato elettorale. Appare del tutto falsa e tendenziosa, inoltre, l’affermazione per la quale il Giudice di secondo grado avrebbe accertato che “anche dopo le ultime elezioni amministrative, sono stati redatti dalla giunta comunale e dai dirigenti atti inerenti l'assolvimento del contratto di appalto”. Il collaudo finale delle opere relative all’appalto in questione, infatti, è stato adottato dalla Regione Campania prima dello svolgimento delle nuove elezioni.
Non si comprende, inoltre, per quale ragione si chieda che il Sindaco in carica debba rassegnare le proprie dimissioni, considerato che è pacifico ed incontrovertibile che nessuna causa di incompatibilità, allo stato attuale,  sussiste né in capo al Sindaco né in capo ad alcun Amministratore comunale. Del tutto impropri, inoltre, appaiono i richiami alla “dignità” ed all’“onore” svolti dal Geom. Capodilupo, considerando che i fatti che hanno determinato la nascita del contenzioso attivato contro il Comune sono tutti riferibili ad epoca storica (2004) in cui il medesimo Geom. Capodilupo rivestiva un ruolo di protagonista nell’ambito dell’Amministrazione comunale e sono imputabili ad inefficienze procedurali chiaramente riferibili all’Amministrazione comunale del tempo, della quale il Geom. Capodilupo era Assessore con rilevanti responsabilità.
Non si comprende, inoltre, né il Geom. Capodilupo si incarica di spiegarlo alla comunità sannicolese, in quale modo e per quali ragioni potrebbero prodursi “scelte che coinvolgerebbero membri del consiglio comunale e della giunta in responsabilità gravi di carattere erariale”.Appare evidente che il Geom. Capodilupo, seguendo una visione distorta e patologicamente deviata della funzione del confronto politico, dovuta probabilmente più ad aspirazioni frustrate chealla paventata ricerca di legalità, persevera nel ritenere che il luogo della competizione politica, strumentale allo sviluppo della comunità sannicolese, debba essere collocato nelle aule di Tribunale piuttosto che, come dovrebbe essere, nel Consiglio Comunale, Casa di tutti i cittadini di San Nicola.In ogni caso si conferma che l’Amministrazione comunale continuerà ad operare, come sempre, nell’ossequioso rispetto della legalità.
Mai come in questi anni vi sono stati tantissimi ricorsi anonimi che hanno colpito, ingiustamente, molti concittadini simpatizzanti dell’amministrazione comunale. Gli anonimi estensori di tali segnalazioni anonime (del tutto privi di dignità ed onore) non hanno risparmiato neppure le edicole cimiteriali e le chiese della nostra Comunità.
I frutti amari di una concezione odiosa e livorosa della dialettica politica hanno già prodotto tanti danni alla comunità di San Nicola hanno compromesso rapporti familiari ed affettivi decennali, hanno creato una condizione di terrorismo psicologico che, anche con le ultime esternazioni alle quali si replica con la presente nota, ha avvelenato il clima di serenità e tranquillità per il quale la nostra Comunità era conosciuta in tutta la Regione Campania, hanno, infine, inutilmente amareggiato l’esistenza di tanti amici e concittadini, alcuni dei quali, purtroppo, ci hanno dolorosamente lasciato. Nonostante gli insani sforzi negativi profusi dal gruppo “politico” che fa riferimento al Geom. Capodilupo per minare la solidarietà e l’unione della nostra Comunità, il Sindaco e l’Amministrazione comunale confermano che continueranno a garantire ad ogni cittadino di San Nicola, indipendentemente dalle sensibilità politiche di ciascuno, il costante impegno diserietà, correttezza, legalità, disponibilità e sensibilità nell’amministrazione del Comune; è un impegno d’onore e dignità che è stato assunto al momento delle elezioni e che, per il rispetto profondo nutrito nei confronti di tutti i cittadini, permarrà fermamente al solo scopo di assicurare il progresso di tutta la Comunità di San Nicola.

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