La Fit Cisl di Avellino riaccende i riflettori sull’Amu. Bypassando le questioni di carattere poltico e le presunte diatribe tra l’assessore Peluso e il direttore di servizio, il sindacato attraverso una nota parla di azienda di trasporti senza prospettive per la mancanza di un piano industriale. Ed infatti nel documento si legge: «Abbiamo aspettato otto mesi, e da una prima analisi sembra che il risultato sia solo quello di tirare avanti senza prospettive future per il trasporto pubblico della cittadinanza». Non si è fatta attendere la risposta del cda dell’Amu. Quanto scritto è falso e strumentale per il semplice motivo che il piano industriale, approntato due mesi fa, è stato consegnato agli inizi di gennaio. Ora è al vaglio dell’amminisrazione comunale. Poi si tratta di un piano dettagliato – dicono dal consiglio di amministrazione – in cui è stata chiarita la situzione economica perchè se attuato darà rispiro sia alla gestione delle risorse finanziarie e sia per la salvuaguadia di posti di lavoro. Una ricetta giusta per risolvere i problemi, ma è necessario il placet del’amministrazione comunale. Il cda poi si chiede. Come mai il sindacato non ha notato che è stato fatto un incontro in cui hanno discusso cittadini e vertici aziendali? Il sindacato si dovrebbe preoccupare se venegono licenziate persone, minacciati licenziamenti, blocchi, o decurtati stipendi. Sta di fatto che tutto questo per fortuna non si sta verificando. In dieci mesi dall’insediamento abbiampo presentato un piano, prima non c’erano propri i presupposti.
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