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Sicurezza e decoro, Franza sceglie la linea dura: ecco l'ordinanza

Dopo il caso di un giovane del Tricolle brutalmente pestato in seguito ad una lite scoppiata in piazza Mazzini, il Comune adotta il pugno di ferro per prevenire e reprimere comportamenti ''contro il decoro, la sicurezza e la vivibilità del centro abitato''. L’ordinanza numero 17 è stata firmata oggi dal sindaco Enrico Franza.

Il provvedimento stabilisce una serie di divieti in molte aree della città: piazze, mercati, cimiteri, presidi sanitari, scuole, giardini, centri commerciali, sedi degli uffici comunalii, zone nelle quali si svolgono pubblici spettacoli.

Sono vietati i seguenti comportamenti:

- Il disturbo della tranquillità del riposo delle persone con qualsiasi mezzo e modalità;

- Il bivacco anche con consumo di alimenti e bevande sul suolo comunale, anche disseminando rifiuti con pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana ovvero porre in essere comportamenti che creano difficoltà legate alla libera fruizione delle aree e spazi pubblici;

- Consumare bevande alcoliche, al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi regolarmente autorizzati;

- L’accattonaggio molesto posto in essere con il carattere dell’insistenza o dell’oppressione nelle richieste di denaro od attuato con azioni che turbino il libero utilizzo delle aree pubbliche e dei parcheggi anche limitrofi alle predette aree e/o che rendano difficoltoso l’accesso ad esse;

- Raggruppamenti di persone che generano percezione di insicurezza nella popolazione;

- Bisogni fisiologici a cielo aperto;

- Mendicare con la presenza di minori o con l’utilizzo di animali, o simulando menomazioni fisiche per richiamare l’attenzione e la compassione dei passanti;

- Le richieste di denaro con offerta di servizi quali la pulizia di vetri, fari ed altre parti dei veicoli;

- Importunare/molestare le persone anche con richiesta di denaro, prestazioni di servizi e/o cessione di beni, anche con intralcio alla circolazione stradale, nelle aree di parcheggio e sosta dei veicoli;

- Occupare illecitamente gli spazi pubblici, limitare e/o impedire l’accessibilità e la fruizione delle predette infrastrutture e/o aree e stazionare e/o intralciare la libera circolazione di persone e veicoli.

Nell’ordinanza sono illustrate anche le motivazioni alla base del provvedimento. Tra queste, ''situazioni pregiudizievoli del decoro e della vivibilità urbana, evidenziate anche dai rapporti delle Forze di Polizia, condotte di degrado come il bivacco, lo stazionamento molesto, ogni forma di accattonaggio, praticato richiedendo ai passanti denaro, anche con modalità vessatorie o simulando infermità o malattie''.

''Tali comportamenti - si legge - determinano un senso di insicurezza per i cittadini, scoraggiano l’accessibilità e la fruizione degli spazi pubblici da parte della collettività e pregiudicano — in caso di assembramenti di più persone - la quiete e la tranquillità quando anche aggravati dall’uso di bevande alcoliche''. Creano, inoltre, ''situazioni di pericolo derivanti dall’abbandono, sovente, dei contenitori delle bevande che vengono poi utilizzati, a volte, come strumenti atti ad offendere, specialmente in situazioni di ubriachezza che altresì facilitano condotte offensive della pubblica decenza, delle tranquillità e della sicurezza cittadina''.

Tra le sanzioni, oltre a quelle amministrative che vanno da 100 a 300 euro (che andranno a coprire un fondo per il decoro), c’è anche l’ordine di allontanamento  (Daspo Urbano) dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Il trasgressore è comunque tenuto al ripristino dello stato dei luoghi a propria cura e spese.

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