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''Sono io che vi mando a casa''. Franza si dimette e annuncia: mi ricandido

''Ho chiesto ai gruppi di sfiduciarmi, ma il centrodestra non ha avuto il coraggio e la fermezza morale di farlo. Allora rispondo con un atto di responsabilità. Rispondo con le mie dimissioni che protocollerò domani mattina''.

Il giorno delle scelte è arrivato. Il sindaco di Ariano irpino, Enrico Franza, convoca stampa e cittadini all'Hotel Incontro per comunicare la sua decisione in merito alla crisi politica che da mesi coinvolge il Comune del Tricolle, dove il primo cittadino governa ma senza avere una maggioranza. La crisi sì è trasformata in vera e propria palude amministrativa dopo la doppia bocciatura del bilancio consolidato. Gremita la sala.

''Un sindaco eletto dai cittadini deve innanzitutto rispondere ai cittadini, prima ancora che alla parti politiche'', ha esordito Franza. Il sindaco parte dal dato consegnato dalle urne alle ultime amministrative: ''Una vittoria -dice- frutto della convergenza di diverse forze al ballottaggio grazie all'appoggio della Lega e dei Cinquestelle, fondamentale per consentire al centrosinistra, che aveva superato il primo turno, di vincere''. Dunque, i cittadini hanno votato al di là delle appartenenze politiche, ''scegliendo il cambiamento e una persona nuova''.

Subito però si sono presentati i primi problemi, ''dovuti alle economie dell'ente, all'eredità della precedente amministrazione e al determinarsi di un clima di mancato dialogo tra forze''. ''Fin dall'inizio ho provato a dialogare con tutti e a costruire una maggioranza sulla base di una convergenza programmatica. Difficoltà inizialmente di carattere numerico, sono diventate di carattere politico. Le forze del centrodestra si sono dimostrate del tutto irresponsabili, tranne quando si trattato di votare provvedimenti che rispondevano ad interessi personali, come alcune variazioni di bilancio. Sul bilancio consolidato, invece, l'opposizione ha votato contro''. Poi è venuto il tempo delle consultazioni con i gruppi politici per cercare una sintesi. ''Ma qui - continua il sindaco-  ho trovato solo una generica disponibilità al dialogo che è poi venuta meno in aula. Ho chiesto ai gruppi quindi di sfiduciarmi, ma il centrodestra non ha avuto il coraggio e la fermezza morale di farlo. Allora rispondo con un atto di responsabilità. Rispondo con le mie dimissioni che protocollerò domani mattina. Dimissioni che servono a risparmiarci un anno di commissariamento e se non ci dovessero essere le condizioni per proseguire (nei 20 giorni di tempo concessi dalla legge per ripensarci), mi ricandiderò alle prossime amministrative. Non consentirò a nessuno di dire che Franza non è stato capace di amministrare. Sono io che vi mando a casa''.

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