Muro contro muro. Il sindacato torna ad attaccare il vertice della Comunità Montana dell’Ufita per delle discriminazioni che avverrebbero ai danni degli operai forestali. Questa volta la questione finisce in Prefettura, ma è fumata nera. “Da più di un anno l’ente paga tutti gli impiegati e non gli operai idraulici forestali. Come parti sociali abbiamo chiesto un’equa ripartizione. I pochi fondi che arrivano devono essere distribuiti fra ogni lavoratori” – riferisce Raffaele Tangredi della Fai Cisl –. Si attacca duramente il presidente Ciasullo: “Irresponsabilmente, con modi non corretti, non ha risposto a questa domanda – proposta facendo capire che questa discriminazione continuerà ad esserci. Ci voleva solo fare una lezione di economia. Davanti al Capo di Gabinetto del Prefetto, Armando Amabile, abbiamo affermato che non possiamo gestire più qualunque situazione di ordine pubblico. Ciasullo e la giunta sono gli unici responsabili. È in atto una discriminazione contro chi sotto 40 gradi svolge la propria opera, quotidianamente. Quando altri soggetti dell’ente, lavorando in ufficio, percepiscono il loro sacrosanto stipendio. Noi volevamo solo l’equità. Ma la politica resta assente, lontana da chi soffre. Devono cambiare direzione”. Un’altra questione viene poi evidenziata da Tangredi: “È stato firmato un accordo fra sindacati e due assessori della giunta, Fabiano e Consalvo, avente ad oggetto la verifica delle assunzioni degli operai, riconoscendo dopo due anni la legittima qualifica. Dovevamo fare solo gli atti burocratici. Ciasullo, invece, non ha riconosciuto l’accordo. Allora chiediamo all’assessore Raffaele Fabiano e Consalvo come fanno a stare in una giunta dove la loro firma non è considerata?”. Le sigle sindacali a livello unitario parteciperanno alla manifestazione del 2 luglio a Napoli. “Dobbiamo portare questo grido sotto la Regione: il comparto della forestazione sta morendo. Il ministro Barca deve firmare i decreti per i fondi Fas altrimenti affondiamo”.
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