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Tribunale, torna la mobilitazione ad Ariano: 16 aprile sciopero delle udienze

Tribunale Ariano

Torna la mobilitazione per difendere il Tribunale di Ariano Irpino. Le preoccupazioni per la sorte della cittadella giudiziaria sono aumentate dopo la circolare del Consiglio Superiore della Magistratura che fa slittare di un anno la presentazione delle tabelle giudiziarie predisposte dai presidenti dei Tribunali. Il Csm ha fatto intendere che, in attesa dei provvedimenti annunciati dal Governo sul riordino delle circoscrizioni, risulta inutile stabilire adesso come e con quanti magistrati ogni singolo tribunale deve andare avanti. In pratica non si assegnano magistrati neanche di fronte a carenze di organico accertate. Ed è così che gli avvocati del Tricolle hanno deciso di indire per il 16 aprile una giornata di mobilitazione a tutela del Tribunale, proclamando lo sciopero delle udienze per la stessa giornata e convocando per le ore 16, presso la sala «Greco», avvocati, parlamentari, consiglieri regionali, e i sindaci dei 29 comuni rientranti nella circoscrizione arianese. “Quello che sta accadendo - precisa in una nota il presidente del consiglio forense Carmine Monaco - è davvero grave. Intanto si hanno notizie secondo cui la commissione incaricata di rivedere le circoscrizioni giudiziarie non ha tenuto conto neanche dei criteri posti alla base della legge delega. Nessun territorio è stato sentito. Non c'è stata interlocuzione con alcuno. Questo è già emerso ed è stato denunciato nel corso del congresso straordinario dell'Avvocatura tenutosi a Milano e questo intendiamo denunciare in questa occasione. Ma c'è di più. Il Csm non può far slittare le tabelle giudiziarie di un anno; non adempie al suo compito. Inoltre per noi risulta necessario agire a tutela del Tribunale. Non si può sguarnire un territorio posto a confine tra la Puglia e la Campania. Né si può immaginare di cancellare storia, tradizioni e civiltà di un'area geografica attraverso un provvedimento che , cifre alla mano, non comporta alcun risparmio per le casse dello Stato. Al contrario c'è il rischio di abbandonare un'area al suo destino e di consentire alla malavita di farla franca”. 
Pronta l'adesione all'iniziativa da parte del Comune di Ariano, dei commercianti, delle organizzazioni sindacali e le associazioni culturali.
 

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