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Cronaca

Acqua inquinata, ancora emergenza in Alta Irpinia e Valle Ufita

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Sono ancora attive l’ordinanza che vieta l’utilizzo dell’acqua della rete idrica dell’Acs. Il reparto manutenzione della società di servizi sta procedendo con i lavaggi delle condutture e in contemporanea si stanno ripentendo le analisi. Come ha precisato il presidente Lello De Stefano l’intorbidamento dell’acqua è stato causato da piogge e terriccio che è confluito nelle tubazioni. Per scopo precauzionale, sia l’Alto Calore sia i comuni di Nusco, Sant’Angelo, Montella, Frigento e Gesualdo hanno proibito alla cittadinanza l’utilizzo dell’acqua per uso alimentare. Dall’amministrazione frigentina tengono a precisare che le due strade non coinvolte dall’ordinanza di divieto sono la statale 38 denominata Pila ai Piani e Vado dell’Occhiano, due arterie contigue. Questo perché è un’altra la linea idrica che da Cassano si dirama fino a Sturno e Flumeri e alla zona della Fondo Valle Ufita. Di fatti, rispetto alle prime notizie emerse, si pensava fosse interessato anche il comprensorio sturnese invece il paese non si approvvigiona delle acque provenienti dalla condotta idrica che da Montella e Nusco giunge fino all’alta Ufita, bensì fa capo al bacino di Cassano.

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