Un boato nella notte, intorno all'una. L'isolato quartiere Portella di Monteforte si sveglia di colpo. La bomba carta colpisce l'ingresso di un piccolo ristorante di cucina tipica irpina, ''Addò Scialone''. In frantumi la porta d'ingresso. Danni limitati, nessun ferito, il locale era chiuso, ma tanta paura. La taverna è gestita da Generoso e Carmine de Falco, padre e figlio. Generoso, di mestiere bidello, molto conosciuto in paese, non riesce a darsi una spiegazione dell'attentato. Mai avuto probliemi con nessuno, né minacce, né richieste di pizzo. Di certo negli ultimi tempi Monteforte è al centro di una serie di inquietanti fatti di cronaca. Di recente il caso del presunto pestaggio denunciato da un commerciante pakistano, che ha portato all'arresto di sette persone. Una vicenda ancora da chiarire sulla quale stanno indagando i carabinieri. Il clima è tutt'altro che sereno.
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