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Cronaca

Edilizia scolastica, gare truccate: nel mirino anche istituti di Grotta e Ariano: in manette funzionario della Provincia

Decidevano a tavolino le gare d'appalto, in particolare nel settore dell'edilizia scolastica. Sono sei le persone finite nei guai per un'indagine della Guardia di Finanza di Avellino. Le fiamme gialle hanno scoperto un sistema collaudato dedito alla turbativa d'asta, alla frode ed al falso materiale e ideologico. Tutti reati, secondo l'ordinanza del Gip, realizzati da cinque imprenditori insieme ad un funzionario della Provincia di Avellino in servizio presso il settore Edilizia Scolastica.
L'operazione, denominata ''high school'', ha scoperto che i sei si mettevano d'accordo su chi dovesse aggiudicarsi la gara con il massimo ribasso. Tra le imprese veniva effettuata una turnazione. Il funzionario della Provincia svolgeva anche il ruolo di direttore dei lavori, una volta terminati gli interventi, la soma liquidata da Palazzo Caracciolo era superiore a quella realmente impiegata per i lavori. Sotto la lente d'ingrandimento sono finiti interventi di riqualificazione su cinque scuole superiori: l'Itis di Grottaminarda, l'Ipssar di Ariano irpino, il Liceo De Capraris di Atripalda, l'Istituto De luca di Avellino e l'Itg di Vallata.
Nel caso di Grottaminarda, il funzionario della Provincia avrebbe liquidato 43 mila euro in più, per l'Ipssar di Ariano, invece, 15 mila. Presumibilmente questi soldi venivano poi suddivisi tra gli autori della truffa.
Nel corso delle indagini le Fiamme Gialle hanno scoperto come, dopo le prime perquisizioni, gli indagati tentavano di alterare le prove o distruggere le carte. In particolare, è stato appurato, che alcuni documenti venivano bruciati nella cucina di un ristorante. 
Non solo appalti nel settore dell'edilizia scolastica, la frode sarebbe andata a segno anche per quanto riguarda il ripristino di una strada nel territorio della Comunità Montana del Partenio.
Per il funzionario della Provincia sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per i cinque imprenditori una serie di misure cautelari personali che vanno dall'obbligo di dimora nel comune di residenza al divieto temporaneo di esercitare attività inerenti agli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.
I reati ipotizzati risalgono al 2012-2013, quando in carica era ancora la vecchia amministrazione. In ogni caso pare che il dipendente della Provincia agisse in modo autonomo. Non si escludono, comunque, ulteriori sviluppi.

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