“E’ quasi impossibile trovare le giuste parole per i familiari di Fernando Ciampi e di Lorenzo Claris Appiani ma è una tragedia da cui imparare” ha detto il cardinale Angelo Scola che ha celebrato nel Duomo di Milano le esequie del magistrato di Fontanarosa e del giovane avvocato. In prima fila, i familiari delle vittime uccise da Claudio Giardiello nel Palazzo di Giustizia di Milano. L’arcivescovo si è rivolto anche al killer, invitandolo a chiedere perdono a Dio e agli uomini per il male che ha prodotto. Sulle bare dei due professionisti, le toghe simbolo della loro vita e della loro morte. Forti le parole dell’arcivescovo per il quale  è sconcertante che la tragedia si sia consumata in un pilastro costitutivo della vita del paese. La moglie di Ciampi e i suoi due figli hanno stretto in un abbraccio i parenti dell’altra vittima, quasi per unire le sofferenze. Nel Duomo, le più alte cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i Presidenti di Camera e Senato. Hanno partecipato ai funerali di Stato, il sindaco di Fontanarosa Flavio Petroccione e l’assessore Arturo Lo Priore in rappresentanza del paese di origine del magistrato Fernando Ciampi. Il giudice, 71 anni entrato in magistratura nel ’67, era molto legato al suo paese. A Fontanarosa, dove era proprietario di un’abitazione in centro e di alcuni terreni, amava trascorrere i mesi estivi. Nel giorno dei funerali solenni è stato proposto al primo cittadino Petroccione di intitolare una strada al giudice eroe. Il sindaco si è detto pronto a portare avanti l’iniziativa. E nei prossimi giorni proprio nel comune irpino ci sarà una messa in suffragio di Fernando Ciampi servitore del bene comune, che sarà ricordato per sempre come un giudice preparato e severo. Sarà sepolto nel Cimitero Maggiore di Milano. La salma è stata salutata con un applauso sul sagrato del Duomo.