Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Cronaca

Grottaminarda, 14 anni a Di Vito e Cilieggio per l'omicidio di Patrizia Pascuccio

Sono stati condannati a 14 anni e 6 mesi di reclusione dai giudici della Corte d’Assise d’Appello di Napoli Giuseppe Di Vito e Giuseppe Cilieggio. Entrambi sono accusati dell’omicidio di Patrizia Pascuccio, 38 anni, trovata senza vita nella sua abitazione nel centro di Grottaminarda il 13 novembre del 2009. La donna, separata, e madre di una ragazza ed ex convivente di Giuseppe Di Vito, secondo quanto era stato accertato nei fatti dai carabinieri della Compagnia di Ariano, e dalla Procura di Ariano, si era rifiutata di prestare soldi all'uomo, originario di Bonito,  che dopo una serie di litigi pianificò il delitto con la complicità di Cilieggio. Dopo il ritrovamento della donna che era stata brutalmente strangolata sul divano di casa in quanto l'uomo avrebbe stretto il collo della donna con una mano mentre con l’altra le avrebbe occluso la bocca, i Militari dell’Arma riuscirono ad incastrarli con l'ausilio dello studio dei tabulati telefonici ed ambientali. A queste fasi sono seguite interrogazioni di garanzia, la confessione del delitto, e poi la successiva condanna in primo grado a 18 anni per Di Vito e a 16 per Cilieggio. Ieri gli uomini togati della Corte d’Appello di Napoli, dopo quattro rinvii attuati in tempi ristretti, hanno riformato la sentenza di primo grado, uscita a seguito di un procedimento per rito abbreviato. L’avvocato di Cilieggio, Giuseppe Romano, afferma: «Leggerò la sentenza d’appello, ma le posizioni dei due indagati sono distinte perché Cilieggio era andato in quella casa per una fini diversi. Non c’era concorso in omicidio e né concorso morale nel rapporto criminoso che è stato messo in essere». «Sta di fatto che la sentenza di condanna – continua Romano - mette sullo stesso piano entrambi gli accusati sulla base di congetture». A difendere invece Giuseppe di Vito gli avvocati Carmine Monaco e Giuseppe De Pasquale. Monaco, nonostante abbia ottenuto per il suo assistito la riduzione di due anni, fa sapere che ricorrerà in Cassazione. Una vicenda che aveva scosso Grottaminarda per l’atrocità del delitto.

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy