In tanti nella chiesa di San Ciro ad Avellino per l'ultimo saluto ad Aldo Gioia, l'uomo morto venerdì scorso per mano del fidanzato della figlia, finita in carcere anche lei con l'accusa di concorso in omicidio. Ad accompagnare il feretro, la moglie e la primogenita Emilia. Anche loro, secondo il piano, dovevamo essere eliminate. Tutti rappresentavano un ostacolo alla storia d'amore tra i due ragazzi. Da Don Gubitosa parole di elogio per la madre che ha deciso, nonostante tutto, di non abbandonare la figlia: ''Non bisogna giudicare con superficialità, ma inchinarsi e perdonare. La città prenda esempio dalla signora Liana''.
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