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Cronaca

Omicidio di Camporeale, Tahir ucciso con cinque coltellate

Svolta l’autopsia sul corpo dell’albanese ucciso nell’area Pip di Camporeale. L’uomo avrebbe ricevuto più di cinque coltellate di cui una fatale al torace. Si conferma la colluttazione prima del decesso. A breve la chiusura delle indagini. 
-L'AUTOPSIA-
Sono più di cinque le coltellate inferte, di cui una fatale al torace, che hanno determinato la morte di Tahili Tahir, l’albanese ucciso la sera del 14 gennaio scorso in un parcheggio nell’area industriale di Camporeale ad Ariano Irpino. E’ questo l’esito dell’esame autoptico effettuato a distanza di venti giorni dal fatto di sangue a causa di un problema di notifiche in Albania. A svolgere l’accertamento il medico legale Monica Fonzo  su incarico della Procura di Benevento. Presenti anche due consulenti di parte: Oto Macchione per Palermiti, l’unico indagato, e il collega Vincenzo Vecchione per la famiglia della vittima. Dall’esame sarebbe emerso che prima dell’accoltellamento ci sia stata una colluttazione. Non è escluso quindi che l’avvocato difensore del presunto omicida, Giovanni Pratola, possa istruire il processo per legittima difesa. Il medico legale Monica Fonzo comunque ha anche effettuato dei prelievi per stabilire con esattezza l’ora del decesso. Fondamentali anche i riscontri dei Ris sulle tracce ematiche trovate sul corpo di Alessandro Palermiti, l’uomo di 52 anni rinchiuso nel carcere di Ariano accusato di omicidio volontario premeditato, aggravato per essere stato compiuto per motivi passionali. I Carabinieri della Compagnia di Ariano, guidati dal capitano Marchese, e sotto il coordinamento del Procuratore Conzo di Benevento, indagano ancora per fornire tutti gli elementi utili alla chiusura delle indagini. Tra pochi giorni saranno a disposizione anche gli esiti degli accertamenti effettuati sull’arma del delitto: un coltello ed un bastone trovati poco distante dal corpo dell’albanese. Le indagini, partite nella stessa notte dell'omicidio, quando gli uomini dell'Arma hanno fermato il presunto assassino pochi minuti dopo l'episodio, hanno accertato il movente passionale. Palermiti ha sempre sospettato che la moglie intrattenesse una relazione con l’uomo. La donna comunque aveva già lasciato l’abitazione per andare a vivere con la madre. Ma questa situazione proprio non gli andava giù. E così il tentativo di affrontare l’albanese per dargli una lezione sfociato nel sangue. Nei pressi della morgue dell’ospedale del Tricolle anche la moglie di Tahili Tahir, e i tre figli, provati per un delitto inaudito. Scossi a Montaguto anche i familiari di Palermiti che rimane in carcere

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