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Cronaca

Quindici, colpi di fucile contro il Maglificio confiscato ai clan/FOTO. Paris: ''Le minacce non ci fermeranno''

Esplosi colpi d'arma da fuoco contro il Maglificio di Quindici che sarà inaugurato domani da Don Luigi Ciotti. E' accaduto durante la notte. Sul caso indaga la Polizia. Si trattarebbe di un attentanto intimidario che arriva alla vigilia dell'inizio delle attività nella villa confiscata alla mafia e pronta a diventatare una fabbrica.

"E' un episodio inquietante, alla vigilia della visita di Don Luigi Ciotti per l'inaugurazione della struttura. Non ci fermeremo dinanzi alle minacce”. Cosi' Valentina Paris, deputata e responsabile nazionale Enti Locali del Partito Democratico, dopo l’esplosione di diversi colpi di fucile.
“Nessuno creda minimamente di poter intralciare, anche con le armi, un percorso di legalità che dura da anni e che sta per restituire alla comunità quello che le era stato sottratto con la violenza. Abbiamo creduto sin da subito che creare opportunità di lavoro e sviluppo in quel luogo fosse la risposta giusta, e non ci fermeremo. Il percorso di restituzione alla comunità del bene confiscato andrà avanti."
"Dopo gli attentati al sindaco anticamorra, le fucilate a pallettoni contro il maglificio ricavato dalla villa confiscata al boss e che sarà inaugurato domani da Don Ciotti: cos'altro deve accadere a Quindici e nel Vallo di Lauro perché si decida un più ampio presidio dello Stato in quell'area?". Lo dichiara il deputato Angelo Antonio D'Agostino (Scelta Civica) che aggiunge: "L'attentato di chiara matrice camorristica ad una struttura simbolo della legalità è una sfida diretta allo Stato. Servono risposte immediate ed efficaci; soltanto così non saranno dispersi il sacrificio delle forze dell'ordine ed il contributo civile della laboriosa comunità del Vallo nella difesa della legalità".
«Un vile atto intimidatorio a fronte del quale è necessaria una mobilitazione di tutte le istituzioni e gli attori sociali per sostenere quanti, con quel maglificio, stanno mettendo in atto un processo di rinascita di Quindici e della Campania» lo afferma Enza Amato, vicepresidente della commissione regionale anticamorra e beni confiscati, dopo i colpi di fucile esplosi contro il cancello del bene confiscato di Quindici all’interno del quale domani sarà inaugurato un maglificio alla presenza di Don Luigi Ciotti «E’ un atto gravissimo, le istituzioni tutte, a partire dalla regione, devono dimostrate fisicamente e con gli atti consequenziali il sostegno alla straordinaria iniziativa del maglificio “CentoQuindici Passi”. La camorra vuole contrastare quelle iniziative di economia sociale che sono il primo e più forte strumento di contrasto all’economia criminale. E lo Stato deve dimostrare oggi più mai la sua presenza. Sarei già intervenuta all’inaugurazione di domani, e spero che, dopo quanto accaduto, la commissione e anche la giunta vogliano essere presenti per rendere visibile il proprio sostengo. Ma non  dovrà essere, come troppe volte è capitato, un’inutile passerella» continua la consigliera Amato «sono necessari atti concreti. Nella passata legislatura la regione non è riuscita nemmeno a erogare un minimo finanziamento di 100 mila euro che pure era stato individuato per sostenere lo start up del maglificio. Ora si deve voltare pagina, si deve sostenere nella prassi queste esperienze che dimostrano la possibilità di determinare uno sviluppo territoriale e occupazionale sostenibile e inclusivo a partire dai beni confiscati».
“Non ci faremo fermare da chi conosce solo la legge delle minacce e delle armi. Per questo motivo domani sarò a Quindici al fianco di Libera per l’inaugurazione delle attività del maglificio 100Quindici Passi".
Così  la presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D'Amelio, commenta l'attentato intimidatorio subito questa notte dalla struttura confiscata alla camorra nel Vallo di Lauro. "Ignoti  - continua D’Amelio - hanno esploso cinque colpi di arma da fuoco contro la villa-bunker sottratta al boss Graziano. Un atto gravissimo contro un luogo simbolo del percorso di impegno e rinascita che Libera e le altre associazioni assieme alle Istituzioni stanno portando avanti in un territorio che ha forte bisogno della presenza dello Stato e di opportunità formative e occupazionali come quelle realizzate nel maglificio 100Quindici Passi. “Per questo motivo – conclude D’Amelio -  ho disdetto gli appuntamenti istituzionali che mi vedevano impegnata altrove e domani sarò nel Vallo di Lauro per ribadire con forza tutti insieme che da parte stiamo".

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