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Cronaca

Sequestra un medico in casa, panico a Gesualdo

L'intervento immediato dei carabinieri della compagnia di Mirabella Eclano ha fatto scongiurare il peggio

Attimi di terrore per una guardia medica della provincia di Napoli in servizio a Gesualdo.

Una telefonata concitata ha allertato i carabinieri del comando compagnia di Mirabella Eclano, in particolare della stazione carabinieri di Gesualdo e del nucleo radiomobile.  

Una dottoressa di turno alla guardia medica del paese irpino ha avvertito i militari dell’Arma: nella telefonata effettuata alle ore 14 la donna asseriva che il collega era stato sequestrato presso la casa di un 50enne del luogo dove si trovava per eseguire una visita medica domiciliare.

Momenti concitati per gli uomini della Benemerita consci che ogni istante potesse essere prezioso: prontamente è scattato il dispositivo di sicurezza.

Sul posto, considerata la gravità dell’episodio, si sono immediatamente portati numerosi equipaggi composti da militari in uniforme e in borghese che in prima battuta hanno cinturato l’esterno della casa. 

Contemporaneamente i carabinieri – agli ordini del capitano Leonardo Madaro – hanno cercato un immediato contatto con il sequestratore già noto agli uomini dell'Arma intervenuti. L'uomo alla vista dei militari, dopo aver manifestato inizialmente l’intenzione di aprire la porta d’ingresso dell’abitazione, subito dopo ha desistito chiudendosi all’interno. 

Una lunga ed estenuante trattativa che è continuata per altri 20 minuti durante la quale i carabinieri hanno cercato di capire, nel contempo, le reali condizioni del medico sequestrato. 

Solo dopo essersi assicurati che il dottore era in buone condizioni, i militari si preparavano ad irrompere nel luogo. In quel momento il 50enne si è deciso finalmente di liberare il medico. 

Il sequestratore di Gesualdo è stato immobilizzato, ammanettato e condotto presso il locale comando Stazione. 

Nel contempo si è proceduto alla perquisizione dei vani dove, sul balcone della camera da letto, sono state rinvenute tre piante di marijuana dell’altezza di circa 50 centimetri nonché 10 grammi della stessa sostanza essiccata. 

Dai successivi rilievi si è appurato  che il medico, ovviamente impaurito, era riuscito ad inoltrare di nascosto un sms d’aiuto alla collega di turno presso la guardia medica la quale, a sua volta, aveva poi provveduto ad avvisare i carabinieri che il sequestratore, dopo averlo fatto entrare in casa, lo aveva rinchiuso nella cucina manifestando apertamente l’intenzione di volerlo sequestrare al fine di attirare l’attenzione dei mass-media.

L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.  

Dovrà rispondere dei reati di sequestro di persona aggravato e coltivazione di sostanze stupefacenti. 

La sostanza stupefacente rinvenuta è stata sottoposta a sequestro e messa a disposizione della Procura della Repubblica di Avellino, diretta dal procuratore Rosario Cantelmo.

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