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Cronaca

Sicurezza, la DDA in Procura. Bruno: allarme da non sottovalutare

Resta alta la tensione nel capoluogo dopo gli ultimi episodi di cronaca. Ieri il vertice presso il Tribunale di Avellino alla presenza della Direzione Distrettuale Antimafia. Il  Procuratore Capo Rosario Cantelmo e il Procuratore Aggiunto Vincenzo D'Onofrio, hanno incontrato il Procuratore Capo della Dda di Napoli, Giovanni Melillo, il procuratore Aggiunto, Luigi Frunzio, e i sostituti Landolfi, Toscano, Rossi e Woodcook. Sul tavolo l'attentato all'imprenditore Sergio Galluccio, gli spari contro le auto dei genovese, l'aggressione all'assessore alla sicurezza del comune di Avellino Giuseppe Giacobbe. I magistrati si sono riuniti per scambiarsi informazioni, ognuno per le proprie competenze, e verificare se si tratta di una riorganizzazione di gruppi criminali locali, oppure di clan che dall'esterno vogliono mettere le mani sulla città. Il confronto è durato tre ore. Massimo riserbo sui contenuti. Bocche cucite all'uscita. Il Procuratore Melillo si è limitato a  dire ''stiamo lavorando''.Insomma, l'attenzione della magistratura c'è ed è ai massimi livelli.L'allarme criminalità preoccupa gli inquirenti, ma anche istituzioni e società civile, come ad esempio il presidente di Confindustria Giuseppe Bruno, che a margine di un incontro sulle Zes tenuto all'Asi, sottolinea il danno che certi fenomeni, se sottovalutati, possono determinare sul sistema produttivo e la sua affidabilità. Bruno si dice anche amareggiato per lo slittamento del consiglio comunale monotematico sulla sicurezza che si sarebbe dovuto riunire mercoledì scorso. La nuova seduta, aperta, è convocata per lunedì prossimo e Confindustria none esclude di parteciparvi.

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