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Cronaca

Strage di Lauro, la Procura chiede il carcere a vita per l'omicida

‘’Voleva ammazzare il vicino e tutta la sua famiglia’’, dunque ergastolo. Carcere a vita per Domenico Aschettino. Questa la richiesta del Pubblico Ministero Antonella Salvatore nel processo che vede alla sbarra l’uomo accusato di aver ucciso tre persone e tentato di ucciderne altre due. I fatti risalgono all’agosto dell’anno scorso quando Lauro all’improvviso si trasformò nel far west.
Dopo una banale lite, Aschettino sparò contro Vincenzo Sepe, ferendolo a morte. In preda ad una furia omicida fece fuoco sui parenti della prima vittima sparando contro la suocera di Sepe, Bettina Crisci, e sulla figlia Carolina Sepe, allora incinta di dieci settimane. Le due donne morirono dopo mesi di agonia. Carolina, incinta, in coma e da un letto di ospedale, riuscì a partorire una bambina. La storia commosse il mondo.
Aschettino, 42 anni ex guardia giurata, è rinchiuso nel carcere di Bellizzi. Secondo l’avvocato è pentito di quello che ha fatto, consapevole della gravità delle sue azioni e si sta curando.
La difesa, affidata nelle mani di Annibale Shettino, contesta la volontarietà degli omicidi successivi al primo, quello di sepe, e ai due tentati che gli vengono imputati. Se la richiesta della procura è fine pena mai, per conoscere la sentenza bisognerà attendere fine gennaio, quando ci sarà la prossima udienza.

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