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Cronaca

Strappa le chiavi dal quadro per fermare il bus Napoli-Foggia in corsa sull’A16

Voleva scendere dal bus sul tratto dell’autostrada Napoli-Canosa, poi ha staccato le chiavi dal quadro mandando in stallo il pullman che stava viaggiando sull’A16. Grazie ad un’abile manovra dell’autista sono stati messi in salvo i passeggeri e il mezzo, evitando il peggio.Protagonista del gesto un cinquantenne extracomunitario, che ieri sera al Metropark di Napoli è salito a bordo della corsa delle 20.30 diretta a Foggia, esercita dall’azienda regionale di Tpl AIR Campania. Sull’episodio sta indagando la Polizia Stradale intervenuta sul posto, ma stando ad una prima ricostruzione l’uomo, a quanto pare, diretto ad Avellino, non è sceso alla fermata di Mercogliano. Poco dopo il bus ha imboccato il casello di Avellino Ovest e ha proseguito per l’A16/E842 in direzione Bari.È stato in quel momento che il cinquantenne si è avvicinato all’autista chiedendo di fermare la corsa e di farlo scendere in piena autostrada. L’autista, Alessandro Volpe (35 anni), ha provato a spiegare che la manovra non era possibile, ma l’uomo ha iniziato ad urlare, poi si è scagliato contro l’operatore ed è riuscito a strappare le chiavi dal quadro mentre il bus viaggiava a 80 km orari.L’autista, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, a fari spenti e con il motore che perdeva di potenza, è riuscito a condurre il bus in folle fino all’ingresso della prima area di servizio, l’Irpinia Sud sulla A16 al km 44 direzione Canosa, mettendo in salvo i circa 70 passeggeri che si trovavano a bordo. Sul posto, in pochi minuti, gli agenti della Polizia Stradale che hanno preso in consegna l’uomo. Il bus ha poi ripreso la marcia, raggiungendo Foggia con trenta minuti di ritardo.«Ho voluto ringraziare personalmente Alessandro. Non ha perso la calma in una situazione di estrema difficoltà e grazie alla sua abilità e alla prontezza di riflessi ha evitato il peggio», ha dichiarato l’Amministratore Unico di AIR Campania, Anthony Acconcia. «Quello dell’operatore d’esercizio sta diventando un mestiere molto difficile. Sono sempre in prima linea per garantire i servizi e a loro va il mio riconoscimento per la professionalità, la responsabilità e la dedizione con cui svolgono quotidianamente il loro lavoro».

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