Non è apparsa da subito omogenea l’assemblea indetta dall’organismo unitario dell’avvocatura per stabilire le modalità con cui portare avanti lo sciopero bianco fino al 16 giugno in segno di contestazione per la revisione della geografia giudiziaria, per la mediazione obbligatoria, per l’abolizione delle tariffe, per la liberalizzazione selvaggia della professione e per il divieto della presenza dei soci di capitale negli studi professionali. Infatti i tre fori principali presenti sul territorio irpino, quello di Avellino, Sant’Angelo e Ariano hanno adottato sistemi completamente diversi. Gli avvocati del tribunale di Avellino, non hanno dato vita a nessuna riunione in quanto qualunque decisione sarà adottata nell’ambito di un’assemblea prevista per il 25 maggio, ma non c’è volontà alcuna di bloccare il normale svolgimento dei processi civili e penali, mentre a Sant’Angelo dei Lombardi lo sciopero bianco durerà solo una giornata. L’ordine degli avvocati del foro arianese ha invece optato per un’astensione bianca più prolungata e non continuativa così come richiesta da più avvocati. La decisione di aderire all’iniziativa dell’OUA definita “Sciopero bianco” con meno determinazione arriva dalla restante parte degli avvocati che hanno ritenuto salvaguardare gli interessi dell’utenza. Pertanto è stato deciso di astenersi una volta a settimana per tutto il mese che va dal 15 maggio al 16 giugno, praticamente un mese di protesta a difesa e tutela dei diritti degli avvocati. Un segnale che dovrà servire a mettere in evidenza come i professionisti sarebbero mortificati da una eventuale attuazione della geografia giudiziaria e come insieme ad essi i cittadini che dovranno sopportare i costi della giustizia e tutto ciò che ne consegue dall’attuazione del progetto di revisione giudiziaria. Del resto gli avvocati stanno dimostrando che il ridimensionamento del settore giustizia non porta ad un risparmio eccessivo al governo, addirittura il massimo del risparmio è di 32milioni di euro e di uno sconvolgimento del comparto giustizia a danno non solo dei territori, ma del cittadino.







Commenta l'articolo