Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Cultura

Capolavori della ''Terra di mezzo'' in mostra al Carcere Borbonico di Avellino

carcere borbonico

Sabato 28 aprile, alle ore 17.30, nel complesso dell’ex Carcere Borbonico di Avellino, verrà inaugurata la mostra “Capolavori della Terra di Mezzo. Opere d’arte dal Medioevo al Barocco”. Un percorso espositivo che nasce come progetto di tutela e valorizzazione di un ingente patrimonio, in molti casi inedito, di artisti attivi nel Mezzogiorno d’Italia. Attraverso oltre ottanta opere, la mostra guida a un viaggio ideale nella storia, nell’arte e nel territorio d’Irpinia, in un contesto espositivo di notevole interesse architettonico qual è l’ex Carcere Borbonico. Si presenta al grande pubblico un patrimonio d’arte misconosciuto che, studiato per l’occasione dai più eminenti storici dell’arte meridionali, ha rivelato il suo grande valore estetico e novità documentarie e critiche. L’esposizione corre sul filo della narrazione cronologica, dall’età medievale al tardo barocco, raccontando per immagini, colori ed emozioni, la storia dell’arte in Irpinia, attraverso opere di artisti noti come il Fanzago, il Solimena, il Guarino o meno noti come il Cenatiempo, il D’Amato, il Ricciardi, o personalità riconosciute ma non individuate come il “Maestro di Fontanarosa”, il “Maestro di Gesualdo”, il “Maestro dell’Agro Nolano”. Le opere in mostra provengono da molti paesi della provincia e in gran parte da edifici religiosi considerato che, fin dal Medioevo, periodo in cui la chiesa fu l’unica forma di “museo pubblico”,  il clero era il principale committente di opere d’arte. La selezione delle opere è scaturita dal bisogno di rivelare questa area geografica, nota per la qualità dei suoi prodotti alimentari e i suoi paesaggi montani, ma con una eredità culturale confinata sottotraccia. Il criterio che ha guidato la scelta delle opere non è stato sempre estetico e di forza non esaustivo, ma dà conto della fervida stagione dei recuperi post-sismici unitamente ad una forte intenzione narrativa della storia dell’arte. La mostra si specchia nel suo denso catalogo (a cura di Antonella Cucciniello, edizioni arte’m di Napoli) dove ogni singola opera è stata esaminata, con schede-saggio, dai maggiori esperti di “questioni meridionali”: da Ferdinando Bologna a Francesco Gandolfo, da Francesco Abbate a Riccardo Naldi,  da Mario Alberto Pavone a Letizia Gaeta. Il progetto, promosso dalla Provincia di Avellino, in partenariato con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania, che ne ha affidato l’esecuzione tecnica e scientifica alla Soprintendenza ai BSAE di Salerno e Avellino, è stato realizzato in grande sinergia con tutte le Diocesi che operano in territorio irpino e molti comuni interessati. Il percorso espositivo si avvarrà di supporti multimediali che guideranno il visitatore alla contestualizzazione dei manufatti nel territorio e ad una più attenta lettura delle opere. La mostra potrà, inoltre, essere fruita da visitatori diversamente abili, grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche lungo l’intero percorso, e dai portatori di handicap visivi, per i quali è stato predisposta una guida nel linguaggio Braille.La mostra è stata finanziata dalla   Regione Campania . Alla cerimonia inaugurale interverranno, con i curatori del progetto, Giuseppe De Mita, Vicepresidente della Regione Campania ed Assessore al Turismo e Beni Culturali; Cosimo Sibilia, Presidente della Provincia di Avellino; Gregorio Angelini, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania; Maura Picciau, Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino; Giuseppe Galasso, Sindaco di Avellino; mons. Francesco Marino, Arcivescovo di Avellino. Modererà l’incontro Paolo Romano addetto stampa della Soprintendenza Bsae di Salerno e Avellino.

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy