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Economia

Asi in un mare di debiti: il piano Siringano, la grana Cgs

''Se avessi saputo delle condizioni finanziare non avrei accettato di fare il presidente''. Le parole di Sirigano fotografano bene lo stato delle casse del Consorzio Asi. Milioni di euro di debiti, contenziosi in atto e stato comatoso della partecipata Cgs. Nel corso dell'assemblea dei sindaci, convocata per l'approvazione del bilancio, il presidente ha  snocciolato i dati della crisi. 15 milioni di debiti, in parte abbattuti grazie a dilazioni e accordi con i creditori. Ci sono poi altri contenziosi in corso su immobili e iva. C'è, ancora, il caso Cgs, società in luquidazione. Per ricapitallizarla ci vorrebbero 13 milioni di euro, soldi che il consorzio non ha, quindi biosgna trovare una soluzione. Al momento non si esclude l'ingresso dei privati, anche perchè l'ipotesi dell'in-house è stata bocciata dai tecnici.

All'assemblea hanno partecipato anche i sindacati insieme ai dipendenti del Cgs che solo di recente hanno avuto rassicurazioni sugli arretrati e hanno quindi deciso di sospendere le procedure di sciopero. Ma la tensione resta alta.

Per il futuro dell'Asi, però, ci sono a che buone notizie. I finanziamenti promessi dalla Regione dovrebbero arrivare a breve, almeno così è stato comunicato al presidente. Inoltre il governo ha accolto il progetto del cosidetto ''hub multimodale degli appennini'' che mette insieme la piattaforma logistica dell’Ufita e lo scalo merci della Stazione Hirpinia. 

L'esercizio di bilancio del Consorzio è stato approvato in tarda mattinata all'unanimità.

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