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Economia

Ex Irisbus, c'è la ricapitalizzazione. Ma per i fondi bisogna attendere ancora. L'impegno del Governo

Vertenza Industria Italiana Autobus. Dovrà passare almeno tutto il mese di aprile prima che Invitalia dia l’ok per la prima trance dei finanziamenti. Intanto Del Rosso ha comunicato ufficialmente la ricapitalizzazione della società. Sono questi i primi dettagli emersi dal vertice che si è tenuto nella capitale.

Si è conclusa poco dopo le 12,30 la riunione al Mise sulla vertenza Industria Italiana Autobus. Nel parlamentino del ministero si sono ritrovati il sottosegretario alla presidenza del consiglio Claudio De Vincenti, l’amministratore delegato della IIA Stefano del Rosso, Domenico Arcuri di Invitalia, e dalla regione Campania l’assessore alle attività produttive Lepore e al lavoro Palmeri. In apertura, proprio De Vincenti ha comunicato che per l’aumento di capitale mancano solo le sottoscrizioni di rito. Il 7 aprile, invece, si riunirò il cda di Invitalia per approvare il contratto di sviluppo. Entro un mese, arriverà la prima trance del finanziamento di circa 25 milioni di euro. Nel frattempo i vertici della azienda dovranno presentare il piano industriale. Con buone probabilità, l’Ad della IIA lo farà in confindustria Avellino tra trenta giorni e a suo dire cambia solo la tempistica. Dal sottosegretario De Vincenti è arrivata una nuova dimostrazione di fiducia nei confronti del polo industriale di Valle Ufita e Bologna annunciando che il governo si preoccuperà di sollecitare le pubbliche amministrazioni a liquidare le somme vantate da de rosso pari a 14 milioni di euro. Le considerazioni a caldo delle organizzazioni sindacali sono per la maggior parte di cauto ottimismo, certamente le valutazioni nel merito si avranno in seguito alla incontro nel quale Stefano Del Rosso mostrerà contenuti e step del progetto targato IIA.

Le reazioni al vertice
“Abbiamo fatto passi in avanti ed è stato un incontro soddisfacente”. È questa la prima dichiarazione del sindaco di Flumeri Angelo Lanza al termine dell’incontro al Mise. “Governo e Regione Campania hanno confermato l’interesse a reindustrializzare la Valle Ufita”. Sempre di ritorno da Roma, il segretario provinciale della Fismic dichiara: ““Abbiamo svoltato”. Zaolino ha voluto evidenziare il significato di una comunicazione riferita da De Vincenti. “Il ministero dei trasporti e delle infrastrutture con Graziano Del Rio sta per varare una società che avrà il compito di acquistare tutto il materiale su ferro e gomme da destinare alle regioni, e ciò sarà fatto dando priorità alla produzione italiana. È questa la molla che ha fatto scattare l’esito positivo. Da maggio in poi si parlerà di cose concerete”. Conclude Zaolino.
Silvia Curcio, Fiom: ''Finito l'incontro lo scetticismo non è stato fugato, ribadiamo date certe per inizio lavori a Flumeri. I mezzi che I.I.A ha in portafoglio, si devono produrre in Italia, senza più delocalizzare. Questo è il punto fermo. Tutte le istituzioni territoriali devono essere impegnate in questa vicenda, ora più che mai!''.
Ex Irisbus, Ugl: “Dopo incontro al Mise restiamo perplessi e preoccupati”
“Dopo l’incontro di oggi al ministero dello Sviluppo economico, restiamo fortemente perplessi e seriamente preoccupati per il futuro dello stabilimento ex Irisbus di Valle Ufita”.
Lo hanno dichiarato il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, e il segretario provinciale del’Ugl Metalmeccanici di Avellino, Antonio Oliviero, al termine dell’incontro di oggi, al quale hanno partecipato anche le rsu di stabilimento.
“Industria Italiana Autobus non ha fornito chiarimenti sull’ufficialità della ricapitalizzazione – proseguono -, così come resta oscura l’effettiva nuova composizione della cordata. Di conseguenza, non ci sono certezze sulla partenza del piano industriale: il 7 aprile Invitalia dovrebbe dare il suo parere sull’accordo di programma ma, allo stato attuale, mancano garanzie essenziali”.
 “Dopo mesi di ritardo – aggiungono i sindacalisti – ci aspettiamo chiarezza sull’avvio delle produzioni e sulla ricollocazione dei lavoratori, che ormai sono esasperati da continui rinvii e dall’assenza di trasparenza, ma ad oggi non stiamo andando nella giusta direzione”.

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