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Economia

Industria italiana autobus, Valle Ufita quartier generale della produzione. il 3 maggio si torna al Mise.

Non è emersa nessuna grande novità dall’incontro al Mise su industria italiana autobus. Si è parlato del piano industriale e l’azienda ha provato ad annullare le tensione delle scorse settimane tra i lavoratori di Bologna e quelli di Flumeri. Lo stabilimento emiliano sarà il quartier generale della progettazione, quello di valle Ufita della produzione. Il 3 maggio nuovo appuntamento a Roma.

IIA CANCELLI

Dal Mise non è emersa nessuna grande novità su industria italiana autobus, ma c’è una nuova data: quella del 3 maggio, quando si tornerà ancora una volta a Roma.  Al tavolo romano, al ministero dello sviluppo è stato illustrato il piano industriale e si è provato a far ritornare il sereno tra i lavoratori di Bologna e quelli di valle Ufita dopo le frizioni dei giorni scorsi. I primi, infatti, settimane fa hanno scioperato e bloccato i mezzi pronti a portare materiale per la produzione nello stabilimento di Flumeri.  L’azienda ha ribadito che i due stabilimenti devono collaborare e se Bologna sarà il quartier generale della progettazione, in Irpinia si produrranno autobus. Per la Fiom, sono state semplicemente ribadite cose già dette. A condividere l’idea della Fiom, secondo la quale se le gare non si vincono non si può parlare di commesse, la Film e la Uilm nazionali. Assenti Governo, Ministero del lavoro e Invitalia interlocutori con i quali c’era la necessità di confrontarsi per avere contezza della situazione. Giampiero Castano responsabile dell'Unità Gestione Vertenze del Ministero dello Sviluppo Economico ha lasciato l’incontro in anticipo per seguire la vertenza di Piombino. Presente l’amministratore delegato Del Rosso, insieme al consulente del lavoro Paolo Stern e al nuovo direttore generale di industria italiana autobus Biagio Sisinni. La Fismic, al contrario, ha parlato di fumata bianca e la certezza è che tutti torneranno a lavoro nella fabbrica di Valle Ufita. Confermata l’entrata di 111 lavoratori per giugno e la ripresa fra settembre e ottobre. Intanto si attende il nuovo appuntamento chiarificatore di maggio ma tutto dipenderà dalla disponibilità del Governo.

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