Non solo si combatte per le arterie stradali, in Alta Irpinia gli imprenditori sono demoralizzati anche per le infrastrutture digitali carenti e scadenti. Il caso viene riproposto attraverso la stampa (su nuovairpinia.it) dalla referente della Condor, Nunzia Petrosino già numero uno dei Giovani di Confindustria Campania e ora alla guida di OBR Campania, l’organismo regionale di Fondimprese. Si parla da tempo di navigazione veloce a servizio del business, eppure nell’area industriale di Nusco – dove la fibra è arrivata da due anni – la maggior parte degli imprenditori non possono usufruire del servizio, dovendo ancora utilizzare l’HDSL. Il problema nascerebbe da una saturazione degli spazi digitali. La Petrosino ha rimarcato le difficoltà, i costi corrisposti ad un servizio che non si può utilizzare, e una situazione in ritardo di 15 anni. Le aree interne già soffrono l’isolamento geografico, a causa del quale c’è un esborso per la logistica da parte degli imprenditori che decidono di collocare in tali posti i propri stabilimenti. Questi si devono trovare anche connessioni che lasciano a desiderare. La Condor, nello specifico, ha scelto Nusco e l’Alta Irpinia dalla fine degli anni 90, ha investito risorse e ha trasmesso competenze al personale del territorio. E’ facilmente intuibile, in generale, che la convenienza per i costi delle strutture rischia di diminuire per far fronte ai servizi che mancano.
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