NAPOLI - Le dimensioni del debito pubblico italiano sono un fattore di rischio che ostacola qualunque politica di sviluppo della nostra economia. Un problema annoso, tema di dibattito e di scontro a ogni vigilia del voto. Le politiche di austerità volte ad arginare il debito si sono rivelate inefficaci, oltre che dolorose. In un'Italia afflitta da disoccupazione e vaste sacche di indigenza occorrono provvedimenti adatti a promuovere consumi, investimenti, occupazione e reddito. E il loro ineludibile presupposto è la disponibilità di moneta. Ma come procurarsela in presenza di un debito pubblico abnorme e di regole europee che ne impongono il drastico ridimensionamento? Una risposta, che non contempla l’uscita dall’euro, la fornisce Pierangelo Dacrema, ordinario di economia all’Università della Calabria. Il suo libro ‘La buona moneta’ è stato presentato in un seminario organizzato da Paolo Ricci, professore di economia aziendale della facoltà di Scienze politiche dell’Università Federico II di Napoli.
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