Parte dall’Alta Irpinia la protesta a sostegno delle aree industriali della provincia. Sulla vertenza OCM si ritrovano concordi i sindaci e i deputati irpini. “Bisogna alzare il livello della contrapposizione”: i primi cittadini davanti ai cancelli della fabbrica di Nusco si dicono pronti a consegnare le fasce tricolore in Prefettura dimettendosi in massa. Stefano Farina, sindaco di Teora e capogruppo Pd in consiglio provinciale, chiederà un’assemblea monotematica sull’argomento; per il vicesindaco di Nusco Walter Vigilante è arrivato il momento di occupare la fabbrica, e Domenico Forgione primo cittadino di Gesualdo si dice pronto a dormire sabato notte con gli operai nello stabilimento per andare oltre i formalismi istituzionali. Mentre su Roma e Napoli intervengono rispettivamente Famiglietti e D’Amelio. Il parlamentare frigentino ha contattato Castano, responsabile delle vertenze al Mise, riuscendo a sapere che il Ministero sta rintracciando il patron Fabrizio Cellino per riprendere le trattative. La presidente del consiglio regionale si dice pronta a dialogare con Roma per una proposta imprenditoriale alternativa.
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