È morto il paladino dei diritti sociali, della tutela dell’ambiente, e del rispetto delle legalità. Così tutti ricordano in Irpinia Giovanni Maraia, l’ex segretario del partito Rifondazione comunista che ieri sera è stato stroncato da una grave malattia. Maraia proprio non voleva arrendersi ad una malattia subdola che lo ha costretto un po’ alla volta a lasciare l’impegno sociale e politico. Da segretario provinciale di Rifondazione Comunista è diventato poi Leader dell'associazione Ariano in Movimento restando vigile sulle principali questioni. Storiche le lotte per la discarica di Difesa di Grande nel 1995 poi culminate nel 2004 al bivio di Villanova.
È seguita la battaglia su Pustarza a Savignano, l’impegno sull’Isochimica per cui grazie ad un suo esposto si è dato l’avvio all'inchiesta ed oggi al processo tuttora in corso. Maraia però era presente in ogni lotta: dai diritti del lavoro e alla sanità. Ha seguito il rientro in patria dei curdi morti asfissiati in un tir a Mirabella lungo l'A16 Napoli Bari, dopo aver sollecitato le più alte cariche politiche e il capo dello Stato. Diversi gli atti presentati a sua firma in Procura: questioni che aspettano ancora risposte e giustizia. Ma Maraia ha formato anche intere generazioni di giovani al Liceo Parzanese dove insegnava storia e filosofia. Una docenza profonda e volta alla comprensione dei problemi del mondo attraverso un pensiero aperto e mai scontato. Oggi quegli alunni gli riconoscono tutti un tributo. Diverse le attestazioni di stima di quanti hanno fatto politica con lui. I socialisti di Ariano ricordano il politico di alto spessore e un rigoroso censore degli atti amministrativi. Profonda la riflessione del consigliere Giovanni La Vita: «La scomparsa di un punto di riferimento importante, forse unico per la sinistra irpina, ci impone una riflessione comune, tale da coinvolgere la storia della politica irpina negli uliti 40 anni caratterizzata da rilevanti conflitti sociali e da importanti rivendicazioni che portano la sua firma: dal diritto alla casa, alla questione Isochimica, dalla Smae alle discariche. La Vita poi aggiunge: E’ in particolare il caso Difesa Grande che ci accomuna nei propositi per cui c’è stato il coinvolgimento di tutti i blocchi sociali dalle parrocchie alla forze politiche e alle associazioni territoriali fino a creare un momento di massima coesione sociale. Il consigliere La vita ha chiesto anche la convocazione di un consiglio monotematico ad agosto per ricordare la sua figura.
Commenta l'articolo