Non accenna a placarsi la polemica nata intorno all’Alto Calore. Lo show è andato in scena nell’ultima seduta di consiglio comunale. Nel mirino il presidente De Stefano. Nel ruolo di cecchino, invece, il consigliere comunale Gianluca Festa. Un’interpretazione che rimarrà nella storia del civico consesso del capoluogo. Festa ha accusato, carte alla mano, De Stefano di spese pazze, ventilando anche l’ipotesi di peculato. Hotel a quattro stelle, viaggi a Napoli a spese dell’Acs così come pranzi, cene e colazioni. L’interessato ha già annunciato querela sostenendo che si tratta di spese regolarmente rendicondate e sostenute esclusivamente per fini istituzionali. Dietro l’ennesima guerra lanciata da festa c’è la durissima faida all’interno del Partito Democratico. Così sul banco degli imputati ci finiscono a giorni alterni, il segretario De Blasio, il sindaco Foti oppure il presidente dell’Acs De Stefano. Tant’è che dai diretti interessati l’assalto alla dirigenza viene bollato come strategia della tensione per poi passare all’incasso all’Ato Rifiuti o magari alla prossime regionali, senza dimenticare che si attende, ormai da tempo, la celebrazione del congresso cittadino.
Prova a guardare avanti De Blasio che invita tutti a non dare troppo spazio a chi lavora per distruggere sollevando polveroni che nascondono ben altri interessi.
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