Via libera al consuntivo dell'Alto Calore. Il bilancio passa con il sì del 57% delle quote, pari al 90% dei presenti: 86 i comuni in sala al momento del voto. Un plebiscito dunque per il documento contabile del Cda targato De Stefano. Un bilancio sul quale pesa come un macigno un debito da circa 118 milioni di euro. Fumata nera invece per l'elezione del nuovo Cda, è passata infatti con voto unanime la proposta di rinviare di una decina di giorni di giorni la scelta del nuovo Consiglio di Amministrazione. Manca l'intesa sui nomi, certo, ma il rinvio è stato deciso anche per soddisfare le richieste di alcuni sindaci impegnati nella presentazione delle liste in vista del voto amministrativo.Dopo che De Stefano ha illustrato i numeri del bilancio, si è passati al dibattito, incentrato soprattutto sul futuro dell'ente di Corso Europa.Sul tavolo il ruolo di Acs nel nuovo quadro delineato dalla legge regionali, la possibile aggregazione con altre società, il problema del debito. Tutti nodi che dovrà sciogliere il prossimo Cda. Ed è qui che entra i campo la politica. L'idea di molti sindaci è quella di eleggere un consiglio e un presidente sulla base di un mandato chiaro e pieno. Gambacorta, in rappresentanza del comune di Ariano, ha chiesto di ragionare su un manager di affermata professionalità. Toccherà al Pd, partito di maggioranza, avanzare una proposta. Operazione tutt'altro che semplice alla luce delle divisioni interne al Partito di Via Tagliamento.