“Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di cittadini residenti ad Ariano Irpino, a seguito dell’abbattimento dell’ex Giorgione, struttura ormai fatiscente e pericolosa per la pubblica incolumità”. Lo afferma il deputato del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia che continua: “Le preoccupazioni dei cittadini riguardano la possibile presenza di amianto all’interno del complesso immobiliare, risalente agli inizi degli anni ’50, che Enti preposti avrebbero dovuto accertare o escludere prima dell’inizio dei lavori. E non, eventualmente, a danno fatto”.  “Le domande alle quali gli arianesi chiedono risposte sono tante. Sono stati rispettati i contenuti del manuale 125/2015 dell'ISPRA e del D.M. 06/09/94 in materia di cessazione dell'impiego dell'amianto? Sono state eseguite analisi sulle macerie e sul materiale di risulta? Se sì, con quale esito? La società incaricata dell’abbattimento era anche autorizzata al trattamento e smaltimento dell'amianto? Cosa contenevano quei sacchi di plastica con sigilli, riportanti la scritta Attenzione Amianto, rinvenuti nei pressi di cassonetti dell'immondizia in contrada Tesoro nei giorni dell’abbattimento?”, si chiede e chiede a gran voce il parlamentare avellinese, che aggiunge: “L’Irpinia con il caso Isochimica ad Avellino conosce bene il prezzo salatissimo pagato dai cittadini e dall’ambiente per la presenza dell’amianto sul territorio. Per questo le procedure devono essere improntate alla massima correttezza e le informazioni veicolate con la massima trasparenza”. “Attendiamo risposte esaustive nell’interesse degli arianesi che vanno rassicurati. Sono stati stanziati milioni di euro per rifare il Giorgione. Lo si faccia con la dovuta attenzione alla salute”, conclude Sibilia.