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Politica

Ariano: Rossetti, Ninfadoro e Procopio fuori dal Pd. Le reazioni degli espulsi

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Catia Rossetti, Antonio Ninfadoro e Fabrizio Procopio che alle amministrative hanno deciso di sostenere il candidato sindaco Giovanni La Vita, saranno espulsi dal Pd. La decisione arriva dalla commissione di garanzia: i tre tesserati non hanno appoggiato la lista ufficiale del partito di coalizione con il Psi. L’articolo due comma 9 dello statuto del partito democratico infatti impedisce agli iscritti di appartenere ad altri partiti o movimenti. Sarà il segretario di circolo, Domenico Carchia a notificare ai tre la decisione della commissione.

Di seguito, la lettera di Fabrizio Procopio dopo la sua espulsione dal Pd:
"Breve riflessione a caldo sulla mia espulsione dal PD: Come dimostrano tutti i comunicati degli ultimi 3 mesi, il PD qui ad Ariano, avallato dal provinciale, voleva chiudere un accordo ingiustificato, vergognoso e inconcepibile con la destra di Cusano (ncd), di Caso (ex zecchino), di Castagnozzi (ex zecchino), di Peluso (ex zecchino), di D'Amato (club forza silvio). La mia reazione non poteva che essere immediata, una e una sola: DISOBBEDIENZA.
Poi è finita che il PD di Ariano è stato addirittura rigettato da quegli alleati rimanendo solo e dimenticato: tristezza, imbarazzo, disonore, mortificazione politica.
 Io, nel pieno rispetto e tutela dei valori fondativi del MIO partito ho DISOBBEDITO e mi sono candidato in una coalizione del tutto rispondente ai valori statutari del PD: onestà, uguaglianza, giustizia sociale, solidarietà, democrazia, tutela del bene comune. Una coalizione per il Bene Comune composta dal civismo e dal centrosinistra coerente e onesto.
Ieri sera ho ricevuto la lettera d'espulsione dal MIO partito.
Sono certo che questa reazione isterica del PD sia dovuta al fatto che stanno lentamente realizzando che la creatura che Harambee ha creato, Ariano bene Comune, è quella che vincerà le elezioni.
Questo goffo tentativo di epurazione sovietico-democristiana frutto dell'imbarazzante mediocrità politica di Carmine De Blasio (segretario provinciale del PD), dei suoi superiori e dei suoi inferiori, non può che rappresentare per me motivo di merito e grande orgoglio. Non basta una piccola maggioranza provinciale incattivita e politicamente deviata per rendere normale una mediocre anomalia politica come la segreteria di De Blasio.
Sono certo che prima o poi anche in Irpinia il PD tornerà ad essere un partito rispondente ai valori dello statuto nazionale.
Presto smetteremo di allearci con forze politiche impresentabili. Sono certo che prima o poi l'infezione politica sarà debellata.
Offro la mia espulsione dal PD e il mio risultato elettorale ai democratici e alle democratiche, agli onesti, ai liberi e disobbedienti, a tutti quelli che hanno nel cuore un grande partito di centro-sinistra,  e poi a tutti i cittadini che desiderano che questa città, Ariano Irpino, possa tornare a vivere e brillare d'eccellenza, di efficienza e di onestà morale e politica. E in ultimo a tutti gli attivisti, simpatizzanti ed elettori di Harambee e di ABC. Non ci fermeranno, MAI.
L'obbedienza non è più una virtù (cit. Lorenzo Milani)
#unicalternativa
#lavitasindaco
Ovviamente la mia solidarietà va agli altri due miei compagni anche loro epurati. Catia Rossetti e Antonio Ninfadoro. Insieme vinceremo il ricorso contro questa barbarie."

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