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Asi, prove generali di larghe intese: approvazione del bilancio rinviata all'unanimità

belmonte

Prove generali di larghe intese tra le forze politiche nella gestione degli enti di servizio. La prima tappa di un percorso che dovrebbe in teoria portare ad un governo condiviso tra Pd-Udc e Pdl, è andata in scena questa mattina all’Asi, il consorzio per lo sviluppo industriale. Il consiglio generale si è aperto in un clima incandescente. All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2013, in passivo per circa 691 mila euro. Ma i numeri contano poco, il nodo è tutto politico. Le elezioni amministrative hanno cambiato la geografia politica della provincia e aperto prospettive di larghe intese negli enti. Dunque sembra arrivata al capolinea la gestione Pdl-Udc. Dopo la relazione del presidente Giulio Belmonte, è stato Gerardo Adiglietti (Pd) il primo a piantare paletti: ‘’Diciamo no al bilancio e chiediamo di aprire una discussione che porti ad una svolta nelle politiche industriali’’. Stessa posizione da parte  di Scelta Civica. Per Il Popolo della Libertà è stato il vicecoordinatore Gino Cusano a chiedere un rinvio dell’assemblea in altra data, proprio per verificare la possibilità di convergenze tra i partiti per dare un esecutivo più ampio al consorzio e per essere più forti nelle trattative con la Regione Campania. Da Cusano non sono mancate stoccate all’Udc, alleanza che va rivista perché ci sono cose che non vanno ad Avellino come a Napoli dove aspettiamo ancora di avere una rappresentanza.
Alla fine la richiesta di rinvio è stata messa ai voti e approvata all’unanimità. Per l’Udc è stato lo stesso Belmonte a spiegare il sì alla mozione Cusano: ‘’Accolgo la volontà dell’assemblea, ha detto il presidente, anche avendo la maggioranza per forzare e approvare il bilancio. Spero adesso si avvii un dialogo serio tra le forze politiche’’.
Insomma, il percorso verso una gestione condivisa degli enti iniziato. Ma per veder se le intenzioni sono reali oppure se ci troviamo nel campo della strategia politica, bisognerà attendere fine mese, quando ci sarà l’assemblea dell’Alto Calore che dovrà decidere chi sarà il successore della presidenza D’Ercole-Abate targata Pdl-Udc.

Queste le parole di Belmonte:
“Non andate sui partiti ad alimentare faide, pensate a difendere i vostri territori e decidete a prescindere dalle appartenenze politiche. Io non ho paura di perdere la guida dell’ente, sono per la la democrazia, ma non posso accettare che a decidere siano logiche partitiche e non gli interessi delle nostre comunità. Ho lavorato, 24 ore su 24,  per portare a casa risultati, per fare in modo che la Piattaforma Logistica di Valle Ufita, il Polo Agroalimentare e tante altre iniziative, diventino realtà; per evitare che si concluda amaramente l’esperienza del Cgs; per tutelare, come nel caso della legge di riforma delle Asi, il vostro ruolo di sindaci nelle decisioni strategiche per lo sviluppo dell’Irpinia.
Ho fatto tutto ciò, senza poter contare su alcun finanziamento pubblico e nessuna altra risorsa, per queste ragioni non posso accettare che sia la politica e non la verità, a porre dei freni al nostro percorso “.    
E’ l’accorato appello che il Presidente dell’Asi, Giulio Belmonte, rammaricato e deluso, ha lanciato, al termine del Consiglio Generale dell’ente, ai sindaci presenti in sala, prima che l’assemblea decidesse, per il rinvio della votazione del Bilancio di gestione 2012.

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