Dietro un vizio di forma c’è sempre la sostanza. Il vizio sta nella mancata firma della convenzione da parte del comune di Roccabascerana, la sostanza nel dissenso politico trasversale che ha fatto, almeno per ora, saltare le larghe intese tra Udc, Pd e Forza Italia per spartirsi le poltrone dell’Ato Rifiuti.
E così l’assemblea è stata rinviata tra lo stupore dei primi cittadini e l’ira del sindaco di Avellino.
Doveva essere, secondo gli accordi, il girono della elezione di Foti alla presidenza e dei sindaci di Sperone e Savignano alle due vicepresidenze; invece all’appello mancava una firma in calce alla convenzione, quella di Roccabascerana appunto, che ha fatto saltare tutto. Da qui la rabbia di Paolo Foti nei confronti della segreteria generale, rea di non essersi accorta di un vizio di forma che avrebbe invalidato l’assemblea, e nei confronti di Saverio Russo. Dunque tutti a casa con Foti che annuncia la richiesta alla Regione di commissariare il comune di Roccabascerana per inadempienza.
Il fronte dei sindaci dissidenti è ampio, soprattutto dentro Forza Italia, ma è presente anche in Scelta Civica e Pd. Durissimo l’intervento del primo cittadino di Montella
Non si scompone, invece, il sindaco di Savignano che avrebbe dovuto assumere il ruolo di vicepresidente. Della Marra conferma la sua disponibilità e parla anche della discarica che insiste sul suo territorio.
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