Confronto dai toni pacati e sulle tematiche di stretta attualità  tra due giovani candidati irpini alla Camera dei Deputati, Achille Benigni di (Fare) e Luigi Famiglietti (Pd). Lo scambio costruttivo di battute, coordinato dal giornalista Alfredo Picariello, si è svolto nella redazione di Più Economia. Testa a testa all'americana tra due esponenti di diversa estrazione e approccio politico. Liberale, e liberista, l'avvocato Achille Benigni, figlio dell'ex vice sindaco di Avellino, Generoso, riformista e rottamatore,di area renziana, l'avvocato Luigi Famiglietti, attuale sindaco di Frigento e figlio dello storico primo cittadino del paese ufitano, Andrea. Entrambi alla prima esperienza nazionale, entrambi altamente motivati a dare un contributo positivo alla politica italiana partendo proprio dalle problematiche croniche del Sud. E proprio prendento le mosse dal Sud e dai suoi annosi drammi quotidiani si è presto sviluppato un dibattito sereno tra i due competitor che hanno affrontato ad ampio spettro i disagi attuali della nostra provincia: precariato, disaffezione giovanile verso la politicae disoccupazione. Nonostante la divergenza di orientamento politico c'è stata molta convergenza nella trattazione delle ricette economiche e politiche per affrontare i mali cronici del Mezzogiorno d'Italia. Il Sud, grande assente della campagna elettorale nazionale, al contrario è molto presente nelle proposte avanzate sia da Benigni, Fare, che da Famiglietti, Pd. "E' sbagliato l'approccio con il Sud - afferma l'avvocato Achille Benigni-. Il Sud non deve essere più considerato come un malato che si è cronicizzato a furia di somministrargli la stessa medicina, quella dell'assistenzialismo tout court, che ostacola la ripresa". E su questo punto c'è stata piena intesa con Luigi Famiglietti che ha dichiarato: "Se cresce il Sud cresce anche l'economia nazionale. Come sostiene Oscar Giannino nel suo programma è necessario creare per il Mezzogiorno la no tax area perchè al centro dell'Europa c'è appunto il Sud. In Campania però continua ad esserci una totale assenza di programmazione". E già poi a confrontarsi sulla riforma elettorale e quella dello status dei parlamentari, sui tagli alla politica e alla spesa pubblica, e ancora si è discusso di scuola e formazione, ricerca e innovazione, pressione fiscale e liberalizzazioni. Per Achille Benigni, candidanto numero 3 alla Camera con il movimento Fare, il problema dell'Italia non è la politica ma i politici e l'attuale legge elettorale che non consentirà la governabilità , e l'assenza poi di una vera politica economica. Una politica ingessata, e su questo punto è stata registrata un'altra sintonia di vedute con Famiglietti, non fa certo bene al Paese.