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Politica

Boom di tessere, Pd allo sbando: congresso a rischio

Doveva essere il congresso della rifondazione e invece il Pd rischia l'implosione. Nelle ultime ore prima della scadenza, venerdì a mezzanotte, il tesseramento è schizzato a quota 10.4000, con migliaia di adesioni arrivate all'ultimo momento. Un numero oltre ogni aspettativa, con comuni dove il Pd conta più iscritti che voti. Segno di un tesseramento tutt'altro che trasparente, per usare un eufemismo, e di adesioni evidentemente non spontanee ma sollecitate da riferimenti politici di questa o quella corrente. Circolano voci di iscritti al Pd a propria insaputa, ma anche di tesserati che non hanno sborsato nemmeno uno dei 22 euro necessari per aderire al partito. Certo non tutte le tessere sono state comprate. Altrettanto certo è che al 26 ottobre, pochi giorni prima della scadenza, le iscrizioni erano 2408. Cosa accadrà ora è difficile prevederlo. Ufficialmente il congresso resta convocato per il 10 dicembre. Al momento l'onorevole Bordo, commissario del Pd, ancora non si è espresso. Parla invece di numeri fuori dalla realtà Rosetta D'Amelia, storica dirigente del partito: ''È una vergogna!'', tuona. ''Questo indecente spettacolo mi turba. Chiedo scusa ai veri militanti democratici''.

Duro anche Franco Vittoria, già segretario provinciale del Pd, che chiama in causa direttamente il commissario: ''Ferma questo scempio, ferma questa giostra impazzita, ferma questo omicidio politico che ha solo l’interesse di uccidere una speranza''. E poi si chiede: ''A chi serve tutto questo?''

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