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Politica

Buonopane-D'Agostino, sfida per la Provincia: nomi e liste

D'Agostino contro Buonopane. Il sindaco di Montefalcione contro quello di Montella. Il centrosinistra contro il centrosinistra. Alla fine la sfida per la presidenza della Provincia sarà tutta una lotta all'interno della stessa coalizione. Sia perché il centrodestra, contando pochi amministratori, è di fatto fuori gioco; sia perché, nonostante i numerosi tentavi, la quadra non è stata trovata e il candidato unitario è rimasta solo un'ipotesi.

Dunque, D'Agostino ci prova. Già deputato, imprenditore, presidente della Avellino Calcio, il sindaco di Montefalcione corre sostenuto da Italia Viva, dal sindaco di Avellino Gianluca Festa, dal presidente uscente Biancardi e poi da Più Europa, Azione, Partito Socialista, Moderati e Popolari. E pensare che lo stesso D'Agostino aveva partecipato al tavolo di coalizione, mediatore Piero De Luca (figlio del governatore) dal quale era emersa la decisione di convergere su Buonopane. Ma Alaia, Festa e Biancardi non hanno mai smesso di lavorare ad una coalizione alternativa. Corteggiato, D'Agostino ha accettato.

In queste ore si limano le liste per il Consiglio, da presentare entro domani alle 12. Le compagini potrebbero essere due, forse tre. Dentro nomi di peso come i sindaci di Montoro Giaquinto, di Candida Picone e Franco di Cecilia, consigliere comunale a Sturno. La terza lista potrebbe essere messa in piedi dal sindaco di Avellino.  

Nomi a parte, il dato politico è chiaro. Il centrosinistra si sfalda e si divide con i renziani che si sfilano e danno vita ad un'altra coalizione che potrebbe raccogliere consensi anche nel centrodestra. D'altra parte, è quello che sta per accadere all'Ato Rifiuti dove Michele Buonfiglio, vicino al consigliere Alaia, viaggia a vele spiegate verso la presidenza grazie anche al voto dei rappresentanti di centrodestra. 

Se D'Agostino tenta la scalata alla presidenza alla testa di una nuova e inedita coalizione, Rino Buonopane, sindaco di Montella, guida la compagine che tiene dentro Partito Democratico, Cinquestelle, Sardine, vari pezzi di sinistra, i mastelliani di Noi Campani, l'area politica vicina al segretario generale dell'Aci Gerardo Capozza.

Qui la novità più rilevante è l'unità del Partito Democratico. A sostenere Buonopane anche la componente che fa capo a Umberto Del Basso De Caro e a Livio Petitto. L'intesa segna una svolta nei rapporti tra le correnti interne a Via Tagliamento, più volte su fronti  opposti negli ultimi anni. Si rompe inoltre l'asse di ferro che in più battaglie aveva visto insieme De Caro-Petitto-Festa-D'Agostno. 

Buonopane potrà contare sull'appoggio di tre liste. Una ufficiale del Pd, una vicina ai dem targata Petitto-De Caro, un'altra ribattezza Conte 2, che trae ispirazione dall'esperienza del governo giallorrosso.

In campo per il Pd molti consiglieri uscenti: Caterina Lengua, Rosanna Repole, Luigi D'Angelis. New entry potrebbero essere il sindaco di Lioni Yuri Gioino, la capogruppo del pd ad Ariano Laura Cervinaro, il sindaco di Monteforte Costantino Giordano.

Poche certezze nella lista De Caro-Petitto, mentre per la compagine giallorossa circolano i nomi, tra gli altri, di esponenti delle Sardine, dei Cinquestelle, dei sindaci di Pietradefusi e Sant'Angelo all'Esca.

Da ricordare che le provinciali non prevedono apparentamenti formali, le schede sono due: una per il Presidente, l'altra per il Consiglio. E' previsto, inoltre, il voto disgiunto. Dunque, nelle urne tutto è possibile. L'imprevisto, come in passato, è dietro l'angolo.

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