Passo indietro di Gennaro Migliore. Dopo un incontro tenuto a Palazzo Chigi con Matteo Renzi, il deputato Pd si è ritirato dalle primarie di domenica prossima per scegliere il candidato governatore del Centrosinistra. Ennesimo colpo di scena in un film che ormai si è trasformato in una sceneggiata. Solo 24 ore prima l’ex vendoliano passato tra le fila dei renziani,  era in piena campagna elettorale e girava ogni angolo della Campania. Stamattina la svolta e il ritiro concordato con il presidente del Consiglio. 

Ma ormai la competizione è inquinata da un clima di sospetti e veleni. Colui che inizialmente doveva essere il candidato che univa, proprio Migliore, rimasto da solo e in odore di sconfitta, ha gettato la spugna.  Il tentativo di far saltare le primarie e piazzare Nicolais alla guida della coalizione si è rivelato una farsa. Non solo, l’eurodeputato Paolucci ha sbattuto la porta e lasciato il partito denunciando connivenze dei candidati De Luca e Cozzolino con cosentiniani ed ex esponenti di Forza Italia, profetizzando per le primarie di domenica un disastro annunciato.

Cosa accadrà ora è difficile immaginarlo. Con il ritiro di Migliore il fronte renziano resta scoperto. Probabile un nuovo tentativo per far slittare le primarie e trovare un candidato unitario, magari ritentando la carta Nicolais. Ma fare previsioni in casa Pd è un esercizio sconsigliabile, a meno che non si voglia essere smentiti un minuto dopo.