Colpo di scena a Via Tagliamento, nullo l'ultimo congresso del Partito Democratico, quello che ha eletto segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo. Il Tribunale di Avellino ha accolto il ricorso presentato da Michelangelo Ciarcia, che sfidò Di Guglielmo, in merito ai risultati dell'assise e alle procedure pre-congressuali. Nella sentenza, firmata dal Giudice Monocratico Giuseppe De Tullio, il Tribunale dichiara la carenza di legittimazione passiva del Partito Democratico, accoglie la domanda proposta da Ciarcia e dichiara la nullità e l’inefficacia del regolamento per le elezioni del Segretario e dell’Assemblea Provinciale. Cosa succederà appare obbligato: commissario e nuovo congresso. Già dopo la sconfitta del Pd alle amministrative del capoluogo Festa, Petitto e De Caro avevano chiesto la testa del segretario. Alla luce della sentenza di oggi appare inevitabile che si vada ad un nuovo congresso in tempi brevi che si annuncia come la più dura delle delle rese dei conti mai viste a via tagliamento. Il primo a commentare la notizia è Umberto del Basso De Caro, artefice del ricorso: ''Si fa luce su una vicenda alla base di tante lacerazioni'', dice il deputato. ''Il Partito ora sarà immediatamente commissariato dalla direzione nazionale,  fino a nuovo congresso. Abbiamo sempre chiesto un congresso regolare, con un tesseramento trasparente, reale e non inventato o fittizio''.