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Consulenze e fondi regionali: l’importanza di chiamarsi De Mita. L'affondo di Sibilia

MONTI DE MITA

In merito alla notizia riportata da alcuni organi di informazione circa lo stanziamento di fondi regionali al Comune di Nusco interviene il deputato cittadino del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia.
"Se, da un lato, è comprensibile il tentativo di perdere meno fondi europei possibili, dall’altro non si può condividere il metodo adottato dal presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, che, a ridosso della prossima campagna elettorale, sta scatenando una vera e propria pioggia di euro sull’Irpinia, in alcuni casi in modo sfrontato" - dichiara il parlamentare che aggiunge: "La situazione diventa imbarazzante quando si scopre che i beneficiari di alcuni stanziamenti hanno un cognome famoso e cioè De Mita. Con la delibera n. 396 viene ammesso a finanziamento un vecchio progetto frutto di un accordo tra la Provincia di Avellino e l’associazione 'Noi con Loro', di cui la signora De Mita è presidente pro tempore, e sempre nella stessa giornata, il 15 settembre 2014, con la delibera n. 397 la giunta regionale concede al Comune di Nusco, di cui è sindaco l'ex presidente del Consiglio dei Ministri, un finanziamento pari a circa 5,3 milioni di euro. Tutto questo accade una settimana dopo la visita in Irpinia del presidente Caldoro".
"Ma c’è di più. Siccome c’è bisogno di un coordinatore esterno per gestire i fondi in arrivo presso il Municipio altirpino - continua Sibilia - ecco che arriva la determina del 25 settembre in base alla quale si dà un incarico ad hoc a Maurizio Petracca, segretario provinciale dello stesso partito di De Mita, per un ammontare pari a 39.999 euro. Uno schiaffo alla decenza. Ieri sera sono intervenuto in aula a fine seduta per denunciare pubblicamente una situazione di conflitto di interesse talmente imbarazzante da essere incredibile. Nulla di giuridicamente rilevante ma è proprio per questo che è nato il MoVimento 5 Stelle, ossia per levare il cancro di questa vecchia politica all'interno delle istituzioni. Noi crediamo che questo modo di gestire la res pubblica sia assolutamente inopportuno e speriamo di non dover raccontare più episodi del genere. Intanto complimenti a loro che hanno creato un ottimo sistema di salvaguardia dei propri interessi a scapito del bene collettivo".

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