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Politica

De Mita e Ingrao, Imposimato e le ''stragi impunite'': week end di convegni ad Avellino/VIDEO

Week end all’insegna della riflessione sul passato ad Avellino. Due importanti appuntamenti si sono tenuti in città. Il primo ha visto protagonista Ciriaco De Mita e Goffredo Bettini, che si sono confrontati sul partito Democratico e sulla figura di Pietro Ingrao, storico comunista già presidente della Camera. Il secondo incontro ha affrontato una delle pagine più buie della storia recente del nostro paese, gli anni di piombo e le cosiddette stragi di stato, ospite d’eccezione del confronto voluto dal movimento Cinquestelle, il giudice Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della corte di Cassazione.
Tra De Mita e Bettini non sono mancate scintille. L’onorevole del pd era il braccio destro di Veltroni quando il leader Udc fu messo alla porta. Una vicenda che brucia ancora. ‘Iil ricorso alle primarie-sentenzia De Miota – è stata la più grande stupidità concepita negli ultimi decenni dalla politica italiana. E la storia del Pd, ancora oggi, continua ad avanzare nel solco tracciato da quella stessa stupidità. Il Pd esiste, ma non doveva esistere. E nato con l’idea che possa essere gestito da una sola persona. Oggi assistiamo alla politica dei sognatori, di cui Renzi è espressione’’.

Serrato il dibattito anche alla biblioteca provinciale, dove Imposimato ha imputato la crisi della nostra democrazia ad una mancata riflessione sugli anni delle stragi. Da Portella della Ginestra alle bombe di Roma del 93-94, il giudice ha ripercorso tutti i misteri della storia italiani. Stragi rimaste irrisolte come Piazza Fontana, Brescia, Bologna, Capaci e Via D’Amelio. Stragi- sostiene Imposimato- compiute tutte per condizionare la vita democratica del Paese. C’è un’organizzazione  che è sempre presente in ogni attentato. Si tratta di Gladio, struttura di carattere internazionale che aveva una sua emanazione anche in Italia ed era finanziata dalla Cia’’. Ad ascoltare il giudice e le sue sconvolgenti ricostruzioni fatte di carte, documenti e testimonianze, una sala gremita di attivisti del movimento cinque stelle chiamati a raccolta dall’onorevole Carlo Sibilia.

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