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Dopo le amministrative, la Provincia: si vota il 18 dicembre, è già totonomi

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Chiuse le urne, proclamati in nuovi sindaci, la politica ora è tutta proiettata al prossimo appuntamento: le provinciali. Il 18 dicembre fasce tricolori e consiglieri comunali saranno chiamati a scegliere il successore di Domenico Biancardi e il nuovo parlamentino di Palazzo Caracciolo, circa 1500 gli aventi diritto. Alla presentazione delle liste manca più di un mese e mezzo, ma nei corridoi delle segreterie dei partiti non si parla d'altro. Tanti i nomi che circolano per la presidenza. Dalla corsa si è tirato fuori, almeno per ora, Angelo Antonio D'Agostino. Il neo sindaco di Montefalcione, appena eletto, ha dichiarato che la Provincia, al momento, non è nei suoi pensieri. L'ex deputato di Scelta Civica è più interessato alle prossime elezioni politiche.

Nei mesi scorsi si era detto invece disponibile Gianluca Festa, ma la candidatura del sindaco di Avellino, seppure ancora sul tavolo, appare meno quotata. Avanza invece quella di una altro sindaco, Girolamo Giaquinto, primo cittadino di Montoro, che da alcuni viene dato come un candidato capace di mettere d'accordo tutte, o quasi, le forze in campo. Restano, inoltre, le ipotesi di Enrico Franza, sindaco di Ariano, di Rino Buonopane, sindaco di Montella, di Fausto Picone, vicesindaco di Candida, ma con schieramenti e alleanze tutte da costruire.

La sfida è comunque aperta, le prossime saranno settimane di trattative e incontri: entro venerdì il presidente uscente firmerà il provvedimento di convocazione dei comizi elettorali; il 27 e 28 novembre la presentazione delle liste.

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