I sindaci di Calitri, Conza della Campania, Montella, Morra De Sanctis, Rocca San Felice, Sant’Angelo dei Lombardi e Villamaina passano al contrattacco. La vicenda è quella nota alle cronache come la guerra dei Gal, i gruppi di azione locale che si candidano ad ottenere i finanziamenti dalla Regione presentando progetti per lo sviluppo delle aree rurali.
La vicenda è intricata e necessita di essere semplificata.
Inizialmente tutti i comuni che aderiscono al progetto pilota dell'Alta Irpinia avevano pensato di unirsi in un solo Gal. L'intesa è presto saltata. Si sono così formati due schieramenti: uno che fa riferimento all'asse De Mita-D'Amelio, un altro che ha finito per attestarsi sulle posizioni di D'Agostino e del Basso de Caro, promotori del Gal Irpinia-Sannio.
Dei 25 comuni altirpini alcuni, tramite il Gal Cilsi, hanno aderito al gruppo Irpinia-Sannio; altri sono rimasti nel Gal Irpinia; altri invece hanno aderito ad un Gal che ha sede nel salernitano.
Ciò ha portato alla frammentazione del fronte, una volta compatto, dei primi cittadini. Ma i Gal sono stati solo il terreno di scontro, i malumori nascono dalla gestione del Progetto Pilota messa in campo dal suo presidente, Ciriaco De Mita, sindaco di Nusco, che dal guppo di sindaci viene definita privata e poco trasparente. Rispetto a questa gestione rivendicano autonomia e indipendenza, così tramite un'associazione temporanea hanno aderito al Gal del fronte opposto a quello di De Mita, e cioè il Gal Irpinia-Sannio. Una vicenda dalla quale, dice Rosanna Repole sindaco di Sant'Angelo dei lombardi, non esce alcun vincitore. Il problema ora è capire le ripercussioni che questa guerra avrà sul Progetto Pilota. Durissimo il sindaco di Calitri (nel video le interviste).
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