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Politica

Il Ministro (e candidato) Catania lancia la Pac e benedice De Mita jr/Video/Intervista

E’ partita da Avellino la nuova sfida dell’agricoltura campana, tra Politica agricola comune, cooperazione, tutela dell’agroalimentare e delle eccellenze made in Campania. L’occasione è stata offerta dal convegno che si è svolto ad Avellino, organizzato e sostenuto da Fedagri e Confcooperative Campania, la Federazione che aggrega le cooperative agricole di tutte e cinque le province. Al convegno hanno partecipato il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Mario Catania; Carlo Mitra, commissario Confcooperative, e Pietro Foglia, presidente della commissione Agricoltura della egione Campania Il ministro ha spiegato gli obiettivi della nuova politica comunitaria in materia e l’importanza che riveste per la Campania e l’Irpinia. Candidato capolista alla Camera per l’Udc in Piemonte, Veneto e Campania, il Ministro ha incontrato, a margine del convegno, Giuseppe De Mita, collocato in lista immediatamente dopo di lui, benedicendone la discesa in campo.
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L'intervento di Foglia
:  “L’amico Catania per l’impegno profuso a favore dell’agricoltura ed in particolare di quella meridionale, a livello nazionale ma soprattutto in sede Ue. L’interruzione della legislatura, purtroppo, non ha consentito il completamento di alcune importanti iniziative che restano tuttavia di particolare attualità e diventano impegni per il prossimo governo” ha proseguito poi Foglia, per il quale “la Pac inciderà notevolmente sulla capacità dell’UE di garantire sicurezza alimentare, stabilità e sostenibilità. Ma desidero comunque richiamare l’attenzione del Ministro, ringraziandolo anche per la tempestività con la quale ha emanato il decreto di riconoscimento dello stato di crisi del comparto castanicolo dei nostri territori più vocati, su due punti particolarmente sentiti dal mondo agricolo. Il primo riguarda gli impegni presi dal Governo per la restituzione  agli agricoltori dell'Imu pagata in più rispetto alle previsioni, previsto in un apposita norma di legge. I fatti dimostrano che va fatta chiarezza sulla stortura di un tributo che colpisce due volte i beni produttivi agricoli, prima come terreni e poi come fabbricati strumentali all'esercizio delle attività agricole e, di conseguenza, chiediamo al nuovo Governo, in primis, l'immediata cancellazione dell'Imu sui fabbricati strumentali. La seconda questione è relativa al bilancio  europeo per il settore agricolo e per l’Italia che deve rimanere invariato dopo un vertice europeo difficile che vede  gli Stati Membri ancora divisi sulla definizione del bilancio 2014-2020”. Riconoscendo, ancora, il ruolo determinante della cooperazione nella “valorizzazione  della produzione agricola dei soci agricoltori concentrandone l’offerta e trasformando la materia prima in prodotti, che commercializza sul mercato nazionale ed estero”, Pietro Foglia ha reputato importante e significativa la recente nascita di Agrinsieme e ha apprezzato il lavoro e i buoni propositi di Carlo Mitra volti ad operare sul territorio e a lavorare per la crescita dell’economia cooperativa avellinese e campana. 
“Ci sentiamo personalmente impegnati a promuovere e sostenere le imprese agricole che operano nel campo dell’agricoltura sociale – ha aggiunto il Responsabile Mezzogiorno UDC - , prestando particolare attenzione al ruolo che queste hanno, in particolare, nel campo terapeutico- riabilitativo, in quello occupazionale-formativo ed in quello didattico-culturale, in cui l’attività agricola è funzionale alla realizzazione di servizi di utilità sociale ed al soddisfacimento dei bisogni di categorie di soggetti deboli. In tale direzione – ha poi ricordato il presidente Foglia -  un impegno assunto come consigliere regionale dell’UDC, innanzitutto, è stato mantenuto con l’avvenuta approvazione della LR n 37 del 21 dicembre 2012, di cui sono stato proponente, riguardante la promozione ed il sostegno in materia di cooperazione. Con tale provvedimento – ha sottolineato infine Foglia - abbiamo introdotto una nuova disciplina a favore del mondo cooperativo regionale, capace di dare adeguato sostegno alla cooperazione in uno scenario economico profondamente mutato nei 35 anni trascorsi dall’approvazione dell’ ultima legge regionale di riferimento, risalente al 1977”.

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