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Il rinnovo dell'Asi slitta a settembre: partiti e sindaci in riflessione

Asi Belmonte

Ato Rifiuti, Alto Calore e ora l’Asi. Tra convergenze bipartisan e divisioni interne, partiti e sindaci s’interrogano sul futuro degli enti sovracomunali.
Dopo le polemiche per i vertici del nuovo ente che si occuperà di rifiuti e le accuse di Festa nei confronti del presidente dell’Acs De Stefano, si passa a parlare dell’Associazione per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Avellino. L’Asi al momento è retto da Giulio Belmonte, sindaco di Pietradefusi di stretta osservanza demitiana. A sostenerlo c’è una maggioranza trasversale.  Domani si sarebbe dovuto tenere il consiglio generale dei sindaci con all’ordine del giorno il rinnovo degli organismi dirigenti. L’assemblea è stata rinviata a data da destinarsi. Ufficialmente il motivo è l’assenza di molti amministratori. Se ne riparlerà alla fine di agosto. Dalle indiscrezioni che trapelano sembra scontata la riconferma di Belmonte alla guida del Consorzio. Ma non c’è solo il presidente da decidere. Da eleggere ci sono anche gli altri 4 membri del consiglio di amministrazione, i partiti hanno preferito prendersi un po’ di tempo. Il Pd vuole evitare che le tensioni emerse su Ato Rifiuti e Alto Calore si riversino anche sull’Asi.
Nel Cda dell’Asi di solito la spartizione avviene per aree geografiche tenendo presente quelle zone dove è più forte la presenza di insediamenti industriali.
In ogni caso tutto il ''pacchetto enti'', compresa la Provincia, slitta a dopo l’estate. Le larghe intese possono reggere solo se applicate in tutte le istituzioni, quindi i partiti si apprestano a fare un ragionamento complessivo sugli equilibri da definire.

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