C’è un primo no all’ipotesi di costruire un inceneritore sul suolo campano. Durante la Conferenza Stato Regione guidata dal Ministro Galletti, la Campania insieme alla Lombardia sono state le uniche ad esprimere parere negativo. Ciò nonostante il Governo ha siglato un'intesa per l’applicazione dell'articolo 35 dello Sblocca Italia che rompe di fatto il principio dell'autosufficienza dello smaltimento dei rifiuti a livello regionale creando una rete a livello nazionale. Si dovranno raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea: 65% di raccolta differenziata e produzione dei rifiuti del 10%. Per questo il calcolo redatto dal Governo è di 8 termovalorizzatori. E la Campania cosa farà per far rispettare “il proprio no” di fronte ad una legge dello Stato? Se lo chiede il Movimento 5 Stelle con Vincenzo Viglione, tra l’altro componente della Commissione Ambiente in Regione. Le perplessità ci sono: secondo Viglione “a questo punto potrebbe aprirsi un contenzioso tra Regione e Governo, una battaglia sull’attribuzione di che rischia di nuovo di mortificare un territorio che dopo oltre venti anni di emergenza rifiuti sta tentando di uscire da un vortice di inefficienze tecniche e politico-amministrative e invece rischia pericolosamente di tornare al punto di partenza”. La richiesta di chiarimenti viene inoltrata all’indirizzo del Governatore De Luca e dell’assessore all’ambiente Bonavitacola.
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