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Medio Oriente, Rifondazione irpina marcia per la pace

rifondazione avellino

Dal Partito di rifondazione, federazione Irpina, riceviamo e pubblichiamo:
"Le continue violazioni della legalità e dei diritti umani del governo israeliano, fortemente nazionalista e di destra, contro il popolo palestinese vanno fermate immediatamente, ciò può avvenire  solo con un determinato intervento internazionale.  Le rappresaglie israeliane, hanno un preciso disegno politico, voluto da un nutrito gruppo di parlamentari e ministri composti da coloni che, protetti dall’esercito e dalla polizia di frontiera, oltre a vivere nei Territori occupati rubando acqua e terra ai palestinesi,  condividono insieme a Netanyahu, capo della coalizione, il fine di cancellare, definitivamente quelle culture arabe o palestinesi ponendole di fronte a due soluzioni inaccettabili, andarsene o vivere da schiavi nelle loro terre. 
Dopo il sequestro ed il tragico assassinio di tre giovani coloni, il governo d’Israele  non ha cercato i responsabili ma ha operato un’epurazione di massa colpendo collettivamente l’intera popolazione, uccidendo bambini, donne e uomini, arrestando più di  cinquemila persone danneggiando e distruggendo case, università, centri culturali, ospedali, infrastrutture. I coloni nel dare fuoco ad un giovane di 17 anni hanno eseguito una pura operazione razziale stile Klux Klux Kan.  Netanyahu utilizza Hamas come paravento per colpire l’intera popolazione palestinese nel tentativo di immunizzare la ritrovata unità nazionale avvenuta sulla base dell’accettazione da parte di Hamas dello Stato Palestinese sui territori occupati, ciò conferma la teoria di Gideon Levy secondo la quale Israele non vuole la pace, non intende porre fine al conflitto.  Occorre, come ha già chiesto Anp, che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU e che ogni Governo contraente della Convenzione di Ginevra adempiano l’obbligo politico, legale oltre che morale  di tutelare la popolazione palestinese, imponendo l’immediato blocco delle azioni di guerra, oramai genocidio, ed adoperandosi per risolvere l’unica soluzione possibile,  per cessare le violenze che durano dal 1967,  ridare alle rispettive popolazioni la loro terra, due Stati per due popoli. L’Italia è il suo Governo guidato da Matteo Renzi fino ad ora si sono nascosti dietro ad un imbarazzante silenzio, il popolo italiano non può legittimare una linea tanto genuflessa e meschina, in ogni città donne e uomini veramente civili e democratici in queste ore mostrano la loro disapprovazione ed indignazione, occorre farlo anche in Irpinia e ad Avellino ragion per cui è convocata per giovedì 17 luglio alle ore 18.00 presso il centro sociale “Samantha della Porta di Avellino” una riunione organizzativa del corteo contro il genocidio, utile a far sentire la nostra voce contro l’ingiustizia in essere. Sono invitati partiti, organizzazioni di categoria, associazioni, movimenti, donne e uomini non più disposti a voltarsi dall’altra parte."

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