Seguici su

Ciao, cosa stai cercando?

Canale 58Canale 58

Politica

Messa in sicurezza Ex Isochimica, Rifondazione: passo in avanti ma restano tanti interrogativi

ex isochimica

La nota stampa del Partito della Rifondazione Comunista, Federazione Irpinia: 
"L'annuncio dell'Assessore all'Ambiente e alla Sicurezza urbana, relativo agli interventi di messa in sicurezza,  non bonifica, dei capannoni e dei manufatti depositati nell'area di sedime dell'ex Isochimica se pur provvisoria e' positivo, in quanto sottolinea quantomeno la consapevolezza dell'Amministrazione riguardo la pericolosità dell'agglomerato. Pur tuttavia pone una serie di interrogativi riguardanti fatti e circostanze con valenza sostanziale.  In primo luogo specifichiamo, credendo alle perizie redatte da tecnici specializzati, che i 469 manufatti all'epoca sono stati realizzati senza tener conto delle direttive inerenti all'incubazione dell'asbesto, bensì prodotto di un'impasto unico tra calcestruzzo e fibra, pertanto trattasi di veri e propri cubi di amianto nudo. In seconda instanza rileviamo, dalle affermazioni dell'assessore, l'opportunità di sigillare i capannoni stessi per evitare l'eventuale fuoriuscita di fibre all'esterno" quindi lo stesso non esclude tali possibilità, a tal proposito invitiamo  a chiarire se il provvedimento scaturisce da supposizioni o da studi effettuati, considerato che gli stessi fabbricati sono già stati oggetto di bonifica, e che le somme oggi erogate per l'intervento sono di natura pubblica, inoltre, poichè non si esclude che la circostanza abbia già prodotto la dispersione "nell'aria di invisibili e letali fibre di amianto" chiediamo se non si ritiene opportuno attuare una serie di rilevazioni, oltre a quelle già rappresentate, riguardo il livello di contaminazione del territorio, relativamente alle falde acquifere, in virtù dell'enorme quantità di sostanza interrata, e al DNA del terreno e della vegetazione circostante. Siamo consapevoli che l'attuale Amministrazione non ha responsabilità regresse, per tale ragione auspichiamo che la stessa assuma posizioni di parte, schierandosi senza tentennamenti al fianco delle vittime - popolazione e lavoratori - resistendo anche ad eventuali pressioni esterne, e si attivi per fare luce su una delle pagine più oscure che ha colpito la nostra Provincia, chiedendo conto, a livello regionale delle ragioni che hanno portato alla estromissione dell'area ex Isochimica dal registro delle aree inquinate di interesse nazionale, e sul piano locale le motivazioni politiche ed amministrative scaturigene dei diversi provvedimenti che dal 1983  sono stati adottati, provocando di fatto, notevoli rallentamenti e valutazioni superficiali, risultati catastrofici. Tutto ciò unito alla costituzione di Parte Civile in un'eventuale processo, rappresenterebbe un liberatorio atto di civiltà." 
                                  

Commenta l'articolo

Copyright © Mediainvest srl - Tutti i diritti riservati - Web Agency: Progetti Creativi
La riproduzione di tutto o parte del contenuto di questo sito è punibile ai sensi delle leggi vigenti
Privacy Policy