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Politica

''Mi candido alla Camera'', De Mita (89 anni) non molla

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Politica in fermento. Mentre a Roma si discute di legge elettorale, sui territori i partiti si organizzano in vista della corsa per un posto in Parlamento. Movimenti si registrano in casa Udc. La rottura tra i demitiani d'Iprinia e i vertici nazionali del partito sembra ormai certificata. Lo scudocrociato viaggia infatti a vele spiegate verso il centrodestra, mentre in Irpinia gli eredi della Dc guardano al centrosinistra e, in particolare, a quell'intesa con Alleanza Popolare di Angelino Alfano siglata qulche settimana fa ad Altavilla.

Ormai Udc e demitiani sono ai ferri corti, tanto che il segretario nazionale Cesa ha chiesto a Giuseppe De Mita di essere coerente e di lasciare l'incarico di vice se non condivide la linea del partito. Ma la vera novità è il ritorno in campo del grande vecchio Ciriaco De Mita.  Ai taccuini di AdnKronos, il sindaco di Nusco, 89 anni, non ha escluso una sua candidatura:  Al Senato? Gli hanno chiesto: ''E' perchè non alla Camera'', ha risposto. Solo le prossime settimane ci diranno se quella del presidente è stata solo una battuta oppure è davvero intenzionato a tornare in Parlamento.

Mentre i demitiani irpini si organizzano, il Pd resta alle prese con il congresso. Certezze non ce ne sono. Dopo le polemiche sul terramento, il commissario Ermini attende disposizioni da Roma. Al momento l'assise è confermata. Lunedì scade il termine per la presentazione dei candidati alla segreteria provinciale: in corsa per ora resta solo l'arianese Gaetano Bevere in forza all'area Del Basso De Caro. Ma c'è chi è pronto a scommettere che alla fine il congresso non si farà e che se ne riparlerà dopo le politiche.

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