Sarà con ogni probabilità Aldo Cennamo il commissario del Partito Democratico della provincia di Avellino. L'ufficialità potrebbe arrivare dai vertici nazionali entro il fine settimana. Napoletano, politico di lungo corso, Cennamo è stato esponente del Pci, consigliere comunale nel capoluogo partenopeo, consigliere regionale e deputato con il Pds e i Ds.

Cennamo prenderà il posto di Giuseppe Di Guglielmo dopo che il Tribunale di Avellino, accogliendo il ricorso sul regolamento per il congresso presentato da Michelangelo Ciarciua e da altri esponenti dell'area De Caro e De Luca, ha di fatto decapitato i vertici del partito ritenendone illegittima l'elezione. Il commissario ora dovrà traghettare il partito ad un nuovo tesseramento e poi ad un nuovo congresso, che al momento non è dato sapere se si terrà prima o dopo le elezioni regionali. Dettaglio non di poco conto, visto che chi sarà al timone del partito gestirà anche le candidature del partito al consiglio regionale della Campania. Il commissario dovrà fare i conti con le divisioni interne al partito, le stesse che hanno portato poi al ricorso sul congresso e soprattutto alla spaccatura del pd alle elezioni comunali di Avellino, dove in pratica Via Tagliamento si è presentata con due candidati sindaci contrapposti, Festa e Cipriano, in una lotta fratricida che ha premiato l'area dei dissidenti guidata, oltre che da Festa, da Livio Petitto e da Umberto del Basso De Caro. Insomma, c'è molto da fare, anche perchè il governatore, che fino ad oggi non si è schierato con nessuna delle due fazioni, vorrebbe che all'appuntamento delle regionali si arrivasse compatti e non in ordine sparso.