De Blasio è ancora al suo posto, ma pare ci resterà per poco. Il tentativo di spodestarlo, infatti, è solo rinviato. Nel corso dell'assemblea provinciale di ieri, le minoranze hanno depositato la mozione di sfiducia nei confronti del segretario del Pd. In calce 54 firme. La mozione, consegnata da Francesco Todisco, sarà discussa nella prossima riunione.

Contestualmente alla presentazione del documento, Todisco ha invitato il segretario segretario a prendere atto che la maggioranza che lo elesse non esiste più, e quindi a trarne le conseguenze prima ancora della prossima assemblea: ''Si tratta di un passaggio obbligato  ha chiosato Todisco a nome dei dissidenti-. Una stagione, fallimentare, è finita, ora se ne apra un'altra''.

Finito l'intervento di Todisco, le minoranze hanno abbandonato l'assemblea.

Inviti all'unità e alla responsabilità sono arrivati dall'ex senatore Enzo De Luca e da Enzo Venezia, che ha lanciato stoccate all'indirizzo dei parlamentari Pd.

Poi è toccato a De Blasio tirare le somme. Il segretario ha difeso il suo operato: ''Ho assunto un impegno con gli iscritti, due anni fa, e voglio mantenerlo'', ma non si è sottratto alla sfida quando ha chiesto alla presidente Santaniello di convocare ad horas una nuova assemblea per discutere della sfiducia: ''Questa vergogna deve finire. Chiederò la presenza di rappresentanti del partito regionale e nazionale per certificare la volontà di alcuni riferimenti istituzionali di procedere con la spaccatura del partito''.